Intitolata a Luigi Aliquò Lenzi la strada di fronte alla Biblioteca
«Tra i primi a parlare della necessità che dalla Calabria partisse una riscossa di carattere
Era il 2 febbraio del 1953 quando monsignor Giovanni Ferro, allora aricevescovo di Reggio Calabria, chiese ad una suora laica che arrivava dall'Emilia Romagna di stabilirsi in terra di Calabria, per mettersi al servizio di bambini e adolescenti a rischio.
Suor Maria Grazia Gallingani era poco più che ventenne e non se lo fece ripetere due volte. Ha messo così su una casa, nel quartiere Fondo Versace, divenuta punto di riferimento per tanti minori, molti dei quali non solo sradicati da contesti di povertà, ma anche da ambienti mafiosi.
La sua opera-segno è ancora viva nelle storie di tante generazioni di bambini strappati da condizioni di povertà, ma anche nella città di Reggio Calabria. Città che l'ha accolta con affetto e che lei fece sua. «Acqua Santa e terra Santa fa fango», ripeteva quasi come un mantra quella piccola suora. All'epoca, raccontano quanti hanno avuto modo di conoscerla, «non ne comprendevamo il senso, ma lo si intuiva e lo è divenuto nel tempo anche per noi che siamo cresciute nell'Unitas Catholica: una formula sacra che ci spinge ad agire, ad insistere e ad affidarci con Fede al Padre Celesta».
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
«Talvolta era una madre anche severa, provocava ferite d'amore, metteva limiti difficili da accettare, ma le madri non sbagliano mai nelle intenzioni». È questo uno dei ricordi legati al momento celebrativo, nell'anniversario della sua nascita al cielo, avvenuta il 21 maggio del 2016.
La comunità reggina ricorderà suor Maria Grazia Gallingani con una serie di iniziative che prenderanno il via già nella giornata di oggi. Un vero e proprio evento per chi ha fatto del servizio agli ultimi la sua missione di vita, sostenuta dalla forza e dall'amore del Signore.
Già questa mattina, su iniziativa dell'Unitas Catholica, insieme all'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova e al Comune di Reggio Calabria, un primo incontro sulla figura di suor Maria Grazia e l'inaugurazione della mostra fotografica dal titolo «La vita che vi diedi: storia di una Madre caritatevole», che resterà visitabile fino al 31 maggio, ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, presso la Galleria di Palazzao San Giorgio, sede dell'amministrazione comunale reggina.
A inaugurare la mostra dedicata alla religiosa che «per ben 63 anni, ha operato in favore dei minori in stato di disagio socio-ambientale nella città di Reggio Calabria», l'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova, monsignor Fortunato Morrone, insieme al Sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti, e al Consigliere delegato Nino Malara, e agli altri rappresentanti dell'Ente.
Un altro momento significativo, invece, sarà rappresentato dal concerto del coro di voci bianche “Millenote” e della banda musicale di Reggio Calabria, diretti dal maestro Roberto Caridi, organizzato per il 21 maggio, alle ore 17:30, a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana.
PER APPROFONDIRE: Una Lettera Pastorale sull’azione di Ferro contro la ‘ndrangheta
Sempre domenica 21, nell'anniversario della nascita al cielo, la fondatrice dell'Unitas Catholica sarà ricordata con una Messa alle 11 presso la parrocchia Santo Stefano di Rione Versace. Domenica 28 maggio, invece, l’omaggio del musicista Canale alle 18 alla Galleria di Palazzo San Giorgio, mentre mercoledì 31 alle 20, presso la Parrocchia Santo Stefano di Rione Versace sarà celebrata una Messa a cui seguirà una fiaccolata, per chiudere il mese mariano.
«Tra i primi a parlare della necessità che dalla Calabria partisse una riscossa di carattere
È ancora vivo in città il ricordo dell’incontro con Giovanni Paolo II avvenuto il 7 ottobre del 1984. Don Pippo Curatola lo rinnova.
Intervista a un giovane imprenditore originario di Taurianova che ha scommesso sul bene comune. Fra missione e testimonianza, il sogno di Kevin Pratticò è realtà da oltre dieci anni.