
Don Vincenzo e la sua missione con i giovani: «Stare insieme»
Quella di don Vincenzo Attisano è la storia di un giovane sacerdote tra i giovani. Come per altri “don” la sua missione viene resa possibile anche grazie al sostegno ai sacerdoti.
È Antonio Giuseppe Ielo, in formazione nel Seminario arcivescovile “Pio XI” di Reggio Calabria, il nuovo diacono della chiesa reggina–bovese. La solenne liturgia eucaristica nel corso della quale è stato ordinato dall’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini si è svolta il 19 novembre alle 18 nella chiesa di Sant’Antonio da Padova. Ieri sera, invece, la veglia di preghiera che ha accompagnato Antonio verso il ministero diaconale.
Altri due seminaristi del Pio XI sono stati ordinati il 30 novembre alle 18 nella parrocchia del Santissimo Salvatore: si tratta di Olivier Wabulakombe Ikando e Pierre Watelaninwa Kyambo.
Il diaconato, giova ricordarlo, è un grado del sacramento dell’Ordine; gli altri due sono il presbiterato e l’episcopato. Può costituire una tappa intermedia verso il sacerdozio (diaconato transeunte, cioè di passaggio, come nel caso dei seminaristi reggini che saranno ordinati sacerdoti il prossimo anno) o rimanere un ruolo di “servizio” nella vita liturgica e pastorale e nelle opere sociali e caritative (diaconato permanente). A scanso di equivoci circa i gradi dell’Ordine sacro, vale la pena ricordare quanto viene precisato nel Catechismo della Chiesa cattolica al n. 1554: «Il termine sacerdos – sacerdote – designa, nell’uso attuale, i vescovi e i presbiteri, ma non i diaconi. Tuttavia, la dottrina cattolica insegna che i gradi di partecipazione sacerdotale (episcopato e presbiterato) e il grado di servizio (diaconato) sono tutti e tre conferiti da un atto sacramentale chiamato “ordinazione”, cioè dal sacramento dell’Ordine».
Il diacono, «secondo le disposizioni della competente autorità», può «amministrare solennemente il battesimo, conservare e distribuire l’Eucaristia, assistere e benedire il matrimonio in nome della Chiesa, portare il viatico ai moribondi, leggere la Sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sacramentali (le benedizioni, ad esempio), presiedere al rito funebre e alla sepoltura».
Il sacramento consente loro di amministrare il Battesimo, distribuire l’Eucaristia e assistere il matrimonio.
Quella di don Vincenzo Attisano è la storia di un giovane sacerdote tra i giovani. Come per altri “don” la sua missione viene resa possibile anche grazie al sostegno ai sacerdoti.
È una festa particolarmente sentita che dà valore e impreziosisce il cammino di Avvento che stiamo vivendo. A Reggio, l’arcivescovo Morrone presiede questa mattina presso le Figlie di Maria Immacolata.
Si è svolto nei giorni scorsi a Reggio Calabria il secondo seminario su disabilità e inclusione lavorativa promosso dal Servizio nazionale disabilità e Ufficio problemi sociali e lavoro della Cei.