Avvenire di Calabria

Università, Città metropolitana e Territorio con il Ministero dell’Ambiente insieme in un percorso di innovazione e sostenibilità

Reggio, verso l’Agenda Metropolitana per lo Sviluppo Sostenibile

Redazione Web

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Non si ferma il progetto pilota per l’attuazione dell’Agenda Metropolitana per lo Sviluppo Sostenibile “Rc Metro Citizens in Transition”. Nonostante la Calabria sia “zona rossa”, all’insegna di un desiderio di futuro differente in un momento così fragile, si è svolta una nuova tappa del percorso di innovazione e sostenibilità che Città Metropolitana e l’Università “Mediterranea” con il suo centro “ABITAlab” del Dipartimento di Architettura e Territorio stanno percorrendo, per l’Accordo siglato nel dicembre 2019 con il Ministero dell’Ambiente. In virtuale, si è svolto il primo Seminario Tecnico del progetto dal titolo “Knowledge Metrocity”, volto alla formazione ed informazione sui temi di Agenda 2030 e Strategia Nazionale per lo Sviluppo sostenibile e dei “Green jobs”. Un evento, partecipato da Ministero dell'Ambiente, dalla Regione Calabria, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, dal comitato scientifico, dal Centro ABITALab dArTe con l'ecosistema civico composto da associazioni, enti e professionisti, svoltosi in tre sessioni di lavoro. “Dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile alle Strategie per le Agende locali” è stata la prima sessione, animata da Mara Cossu (Dg del MATTM), Consuelo Nava (ABITAlab e responsabile scientifica del progetto), Gabriele Alitto (dirigente Settore “Ricerca Scientifica e Innovazione Tecnologica” della Regione) e Domenico De Caro (Formez PA). La dottoressa Cossu ha aperto la sessione illustrando il lavoro operato dal Ministero dell’Ambiente sulle attività di territorializzazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, ovvero il supporto e l’accompagnamento alle reti socio-istituzionali per la sua attuazione in ambito regionale e metropolitano; la professoressa Nava ha messo in luce il lavoro sulla governance metropolitana, che attraverso questo progetto intende davvero attuare un percorso per lo sviluppo sostenibile, aprendosi alla dimensione sociale, economica e culturale delle sue comunità, riferendosi a buone pratiche e al popolamento degli indicatori di sostenibilità riferiti dal forum SvS a livello nazionale; il dottor Alitto ha riferito sulla “road map” per lo Sviluppo Sostenibile in Regione Calabria, partita con un’analisi di contesto e che si contraddistingue per operazioni come il coinvolgimento di stakeholders, pianificazione, azione e comunicazione e insieme al dottor De Caro ha illustrato le azioni sviluppate in termini di educazione alla sostenibilità, dentro e fuori il contesto scolastico. Invece, “Green Jobs, dentro e fuori le città nel tempo della transizione” è stata la seconda sessione, animata dalla professoressa Carmelina Bevilacqua (delegata della “Mediterranea” alla Cooperazione internazionale e Fondi comunitari) e dal professore Giuseppe Modica (docente del Dipartimento di Agraria della “Mediterranea”). La professoressa Bevilacqua ha sottolineato come non si può parlare di sviluppo se esso non è sostenibile e che le transizioni sono alimentate da un progresso tecnologico che va necessariamente orientato alla sostenibilità per questioni di uguaglianza e vivibilità; mentre il professore Modica ha riferito sull’importanza della valutazione e del monitoraggio della connettività ecologica nella pianificazione sostenibile del territorio perché essa non si riverbera solo sull’ambiente, ma anche sulle comunità con ripercussioni come quelle economiche. Infine, “Creiamo valore, Co-design e narrazione per il monitoraggio delle buone pratiche” è stata la terza sessione, nel corso della quale sono intervenuti Giuseppe Mangano (assegnista di ricerca “ABITAlab” e presidente di “Pensando Meridiano”, Rossana Melito (presidente “Magnolia”) e il docente Giorgio Furfaro che, rispettivamente, hanno raccontato le esperienze dei progetti “KvsCC” e “Rural Making Lab”, del festival “Contaminazioni” e delle “Biblioteche diffuse” e della “Scuola di Italiano in piazza”, evidenziando come sia importante la partecipazione, il confronto, la coprogettazione e una nuova narrazione dei valori dello sviluppo sostenibile. A concludere, Marilena Quattrone (funzionaria del Settore 5 della Città Metropolitana), che ha evocato il networking del progetto e la sua apertura al territorio, così come annunciato i prossimi step che si avranno nel comparto della formazione professionale.
In chiusura la professoressa Nava, responsabile di progetto e la dottoressa Cossu del Ministero, hanno sottolineato come una tale attenzione al percorso avviato – un centinaio di partecipanti tra rappresentanti associazioni, studiosi e studenti e tecnici professionisti e degli enti – dimostra l’interesse a che la conoscenza si trasformi in competenza in attuazione della Strategia di Sviluppo Sostenibile. Un percorso virtuoso che vede la Città Metropolitana di Reggio Calabria, insieme alle altre italiane, impegnate a crescere in modelli di governance e di sostenibilità degli investimenti territoriali, con il coinvolgimento della società civile su percorsi di informazione e disseminazione. Una collaborazione efficace e virtuosa tra l’Ente e l’Università e fortemente voluta dal Sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà, dal Dirigente del Settore 5 Dottore Macheda e dal Delegato Castorina, già con la sottoscrizione della convenzione di Terza Missione tra dArTe della Mediterranea e Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Tutti gli aggiornamenti e i documenti per l’agenda delle attività del progetto, sono disponibili al sito www.rcmetrocitizensintransition.com raggiungibile anche dalle pagine web dell’Ente.

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