Avvenire di Calabria

Tra i pentastellati c’è una corrente guidata da Morra che ha bocciato il candidato Aiello

Regionali, scontro nel M5s. La «frattura» chi potrà favorire?

Federico Minniti

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A caccia del «voto utile». Si apre con questo refrain, l’ultima settimana di campagna elettorale per le regionali in Calabria. Un tema sollecitato, se così si può dire, dagli ultimi sondaggi. Il centrodestra, stando ai rilevamenti statistici, sarebbe in vantaggio, ma quello che preoccupa Jole Santelli, candidato–governatore sostenuta dai sei liste (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Udc, Casa della Libertà e Santelli Presidente), è il distacco dal suo inseguitore, Pippo Callipo espressione di un mondo a metà tra il civismo e centrosinistra.

Se i sondaggisti nazionali, infatti, fotografano un distacco impietoso (quasi venti punti percentuali), di opinione differente sono i dati emersi su scala locale che immortalano un testa–a– testa tra centrodestra e centrosinistra, con la Santelli comunque avanti. L’impressione è che il nome di Callipo abbia fatto breccia anche in un elettorato più moderato nonostante l’armata dei candidati sembra sia più vigorosa nei partiti di centrodestra. In tutto questo si inserisce lo psicodramma–Cinquestelle. Le divisioni che serpeggiavano prima della scelta del candidato sono adesso laceranti. A squarciare il velo ci ha pensato Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, che del M5s calabrese è il massimo esponente. «Aiello (il professore indicato dalla piattaforma Rousseau, ndr) non ci rappresenta». Una censura mai sentita prima, in piena campagna elettorale, che spacca l’elettorato «volatile» dei pentastellati e che affonda, nei sondaggi, la performance dello stesso Aiello sorpassato dal candidato indipendente, Carlo Tansi.

Numeri ipotetici, ma che bastano per rinvigorire l’appello al «voto utile». Per comprenderne la genesi, occorre fare un passo indietro. In quanti ricordano del corteggiamento del M5s a Callipo? Erano gli albori del Governo giallo–rosso, e una parte considerevole dei Cinquestelle auspicava di replicare l’esperimento umbro anche in Calabria. Uno scenario, a ri- leggere le ultime vicende, che non si è mai realmente eclissato. Definito questo quadro d’insieme, i sondaggi assumono un’altra connotazione che parlano, a elettori e osservatori, di un equilibrio più unico che raro. A pesare è il grande discrimine dettato dall’indice di affluenza alle urne che sarà la vera cartina al tornasole per i partiti coinvolti nella bagarre. Ricordiamo che si vota domenica prossima 26 gennaio, dalle 7 alle 23, su tutto il territorio calabrese e che sono previsti degli sconti da parte di Trenitalia e Alitalia per quanti volessero tornare in Calabria per recarsi alle urne. Aiello, Callipo, Santelli e Tansi: questi i nomi sulle labbra di tutti i calabresi. Ancora una settimana e poi la Regione avrà una nuova guida politica.

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