Avvenire di Calabria

L’arcivescovo Fiorini Morosini, durante l’omelia della celebrazione di insediamento, ha ribadito il valore della Parola di Dio come strumento attraverso il quale dare forma alla vita di una comunità

Ritorno in parrocchia, don Gaetano Galatti va a Vito

Redazione Web

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Don Gaetano Galatti è tornato in diocesi dopo due anni di assenza, due anni dedicati allo studio in quel di Roma, presso l’università Gregoriana. Studi ai quali è arrivato dopo più di dieci anni di sacerdozio passati quasi tutti nelle parrocchie di San Biagio in Gallico Superiore e San Nicola di Bari in Santa Domenica di Gallico Superiore, con una breve parentesi in città nella parrocchia del Sacro cuore.
Gli studi sono il segno dell’innata speranza dell’essere umano che guarda sempre avanti, che spera sempre che le cose possano cambiare, migliorare, fiorire, che si può alzare lo sguardo ed andare oltre per scoprire e vedere che le nostre vite sono inserite in un magnifico progetto di vita, in un grande progetto d’amore.

Allora ogni giorno, diventa denso e decisivo, ogni istante, anche quello della quotidianità diventa il luogo dove si realizza il Regno. Una lontananza di due anni quella di don Gaetano, anzi una presenza di due anni. Sì! Perché a volte l’assenza diventa presenza.
Lo spirito che ha spinto don Gaetano a soddisfare il suo desiderio di verità, di preghiera, di silenzio, a concentrarsi sul suo rapporto con Dio, quello stesso spirito è rimasto nel cuore di quanti lo hanno conosciuto e vissuto, una grazia ricevuta. Un uomo, un sacerdote che ha scelto di vivere la parte più luminosa della realtà, quella che proviene da Dio. È una scelta impegnativa certo, a volte si ha l’impressione di essere sempre in battaglia, ma anche Gesù ha vissuto così e ha vinto! Siamo tutti cercatori di Dio, in cammino...ed in questo cammino abbiamo bisogno di chi ci dà una mano per camminare insieme verso la luce.

La fede è un incontrare qualcuno e la comunità di Gallico ha incontrato don Gaetano, esempio di buon pastore. Sabato 26 ottobre, la parrocchia di Vito ha organizzato una grande festa per accogliere don Gaetano, nuova guida spirituale del piccolo borgo della periferia reggina, subentrato a don Bruno Verduci. Era presente tutta la gente di Gallico che in questi anni non ha mai dimenticato la sua guida, insieme per un abbraccio e un augurio comunitario. Il seme piantato nel cuore degli uomini è diventato un sicomoro.

L’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, Giuseppe Fiorini Morosini, durante l’omelia della celebrazione di insediamento ha ribadito il valore della Parola di Dio come strumento attraverso il quale dare forma alla vita di una comunità cristiana e al sacerdote come maestro. Un secondo passaggio del presule che ha colpito l’assemblea è quello del continuo ricorso all’aiuto di Dio in un atteggiamento di umiltà. Don Gaetano, nel suo ringraziamento alla fine della celebrazione, si è rivolto ai confratelli presenti, all’arcivescovo, alla comunità di Gallico e, infine, alla comunità di Vito per l’accoglienza veramente calorosa.

Accogliere è un verbo che dovrebbe appartenere a tutti i buoni cristiani, ma oggi sappiamo quanto sia difficile coniugarlo. Don Gaetano è stato un esempio di accoglienza e di discepolato. Spesso si identifica il miracolo con la guarigione del corpo, don Gaetano si è preoccupato della cura delle anime e dello Spirito facendo fiorire una comunità intera, con la fatica, la serietà, la professionalità segni distintivi del suo carattere, con la gioia, la leggerezza, la luce, la preghiera segni distintivi del suo essere uomo di Dio.

È così che le cose ordinarie diventano straordinarie, è così che l’impossibile diventa possibile. Don Gaetano è un uomo con lo sguardo rivolto sempre all’essenziale al vero volto di Dio e alla vergine Maria sorella e madre spirituale, un uomo sempre attento all’ascolto di tutti, dispensatore sempre di buoni e saggi consigli, un uomo di preghiera, in un mondo, il nostro, che cerca disperatamente il senso della vita e della storia.

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