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Si è chiusa giovedì 15 settembre l'indagine su un presunto miracolo attribuito all'intercessione della Venerabile Rosella Staltari. L'ultima sessione si è tenuta a Villa Bethania, Casa Generalizia della Congregazione delle Figlie Maria Santissima Corredentrice di cui faceva parte la giovane religiosa di Antonimina, scomparsa prematuramente all'età di ventidue anni in odor di santità.
La causa di beatificazione e canonizzazione di Rosella Staltari è stata aperta già da tempo presso la diocesi di Locri - Gerace. Quest'ultimo processo di indagine si è tenuto nell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, proprio perché il presunto miracolo sarebbe avvenuto a Reggio Calabria.
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Era stato l'arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini a firmare il decreto di costituzione del Tribunale per l'inchiesta diocesana relativa a questo presunto miracolo attribuito all'intercessione della Venerabile Rosella Staltari. Il suo successore, l'attuale pastore della Chiesa reggina - bovese, monsignor Fortunato Morrone lo ha riconfermato, nonostante abbia cambiato alcuni incarichi.
Il Tribunale è stato costituito dai seguenti membri: monsignor Demetrio Sarica (presidente), monsignor Antonello Foderaro (promotore di giustizia), don Domenico Nucara (notaio) e dal dottor Antonino Iaria (perito).
Ascoltati alcuni testimoni, al termine delle escussioni, si sono svolte altre sessioni per valutare testimonianze e documenti.
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Conclusa l'indagine alla presenza dell'arcivescovo Morrone, alcuni documenti prodotti saranno ora trasmessi al Dicastero delle cause dei santi a Roma, altri saranno conservati nell’archivio segreto della curia reggina.
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Il confronto presso il Centro del Laicato di Gioia Tauro. Nel corso dell’incontro anche una riflessione sull’autonomia differenziata alla luce del recente documento della Cec.