Avvenire di Calabria

Tantissime le proposte laboratoriali tra le quali la giocoleria

Santo Stefano di Archi, ecco l’oratorio

Padre Aldo Bolis: «La vera festa è la comunità raccolta intorno al Signore»

Redazione Web

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Anche quest’anno per la Parrocchia di S. Stefano da Nicea in Archi si è rinnovato il consueto appuntamento con l’oratorio estivo. Circa 80 tra bambini e ragazzi, sapientemente guidati da Padre Aldo Bolis s.m.m., hanno vissuto quindici giorni di condivisione, giochi ed esperienze educative. Attraverso la storia di Gulliver i bambini sono stati invitati a fare un viaggio che li ha portati insieme a San Paolo e S. Stefano all’origine della nostra Chiesa reggina – bovese. Tante sono state le proposte laboratoriali: il teatro delle marionette, la cucina, la danza, il canto, l’arte, la giocoleria. La vera novità è stata rappresentata dalla partecipazione all’oratorio di un giovane volontario: Daniele, venuto da Torino, per vivere un’esperienza di tirocinio universitario. Quest’ultimo, oltre ad occuparsi del laboratorio di giocoleria, ha curato dei momenti di formazione per i giovani animatori cercando di trasferire le competenze acquisite a livello universitario ma, soprattutto, nei tanti anni vissuti negli oratori salesiani. Molto significative per i ragazzi sono state le tre giornate ecologiche vissute assieme all’associazione Rete Sociale. Ai bambini, infatti, attraverso dei giochi è stata data l’opportunità di ripulire una zona verde del Quartiere ormai da tempo abbandonata e trasformata in discarica. E’ stato bello e coinvolgente leggere lo stupore negli occhi dei bambini nel vedere il cambiamento frutto delle loro fatiche. L’esperienza dell’oratorio estivo è proseguita nelle quattro serate dedicate alla festa delle comunità attraverso l’animazione di due spettacoli da parte dei bambini e ragazzi. L’intera parrocchia si è riunita nel campetto per festeggiare insieme ed applaudire i bambini che con tanto impegno hanno preparato dei momenti canori, di danza, giocoleria e teatro delle marionette con la consapevolezza che, così come più volte affermato da padre Aldo, la vera festaè la comunità riunita attorno alla mensa del Signore.

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