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Una lezione speciale arriva dal Liceo delle Scienze Umane di Reggio Calabria "Tommaso Gullì". Protagonista una giovane studentessa con sindrome di Down che ha concluso il suo percorso di studi conseguendo la maturità. Un successo personale condiviso con tutta la scuola. La testimonianza del docente di Religione, don Paolo Ielo: «Sei stata maestra di tenerezza per tutti noi».
«Matura cara Sara Romeo….Oggi per te si conclude un percorso… vorrei scrivere tanto, una cosa sento di dirti, se non grazie e lo faccio a nome di tutti i tuoi docenti e di tutta la scuola, sei stata tu in questi anni ad insegnare a noi adulti cosa vuol dire tenerezza infinita. Grazie Saretta nostra». Inizia così la tenera lettera di don Paolo Ielo, docente di Religione al Liceo delle Scienze Umane "Tommaso Gullì" di Reggio Calabria, alla sua allieva davvero speciale che ha conseguito, proprio in questi giorni, la maturità.
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Il grazie alla studentessa, ma anche «a mamma e papà che hanno creduto da sempre in noi. Un grazie particolare alla presidente della commissione esaminatrice Maria Bonfiglio per la sua dolcezza e grande disponibilità che mi ha permesso di starti vicino come tu desideravi», ancora le parole di don Paolo, a fianco di Sara Romeo per tutto il tempo dell'esposizione orale, durante l'ultima prova.
La testimonianza di don Paolo Ielo e il risultato conseguito dalla sua allieva è dimostrazione che «quando si parla di scuola dell'inclusione non si fa un genere letterario ma certamente si vive sino in fondo questa verità che mette tutti e ciascuno a vivere quotidianamente nell’essere docente e personale della scuola la realtà dell’inclusione. Il Liceo delle Scienze Umane di Reggio Calabria "Tommaso Gullì" - sottolinea ancora don Paolo Ielo - si è sempre contraddistinto nell’essere una "scuola dell’inclusione" proprio perché ha sempre creato percorsi per non far sentire diversi agli occhi del mondo chi è diversamente abile».
«Questa è la storia di Saretta chiamata così da tutta la scuola», spiega ancora il sacerdote docente. «Possiamo dire che sarà stata ed è la mascotte del "Gullì", amata e accolta. Un sorriso disarmante ed una voglia di essere come tutte le altre. Questo è stato il percorso dei cinque anni che ha caratterizzato la sua vita, la vita della classe e la vita di tutto il consiglio di classe. Ma anche di tutta la scuola per via di un’attenzione - ancora la testimonianza di don Paolo - che Sara ha sempre dimostrato regalando sorrisi a chi incontrava nei corridoi, in classe, nei cortili, in ogni luogo della scuola».
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Oggi Sara conclude il suo percorso ed è matura. Ancora la toccante testimonianza di don Paolo Ielo: «Mi sento, assieme a tutto il consiglio di classe, al dirigente e a tutto il personale della scuola di dire grazie alla famiglia di Sara che si è fidata e ci affidato questo gioiello inestimabile. Ma il grazie più grande è per la nostra Saretta che è stata per noi maestra di profonda tenerezza».
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