Avvenire di Calabria

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, è intervenuto in merito all'emergenza sbarchi sulle coste calabresi di centinaia di migranti

Sbarchi migranti, la Calabria chiede aiuto: «Lamorgese presti attenzione»

L'obiettivo è sensibilizzare i vertici istituzionali italiani ed europei nel dare manforte al territorio particolarmente coinvolto nel nuovo flusso migratorio

di Redazione Web

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Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, è intervenuto in merito all'emergenza sbarchi sulle coste calabresi di centinaia di migranti. L'obiettivo è sensibilizzare i vertici istituzionali italiani ed europei nel dare manforte al territorio particolarmente coinvolto nel nuovo flusso migratorio.

Calabria, Mancuso chiede a Lamorgese un impegno sullo sbarco dei migranti

“Il Governo e in particolare la ministra Lamorgese, prestino attenzione ai numeri impressionanti degli arrivi dei migranti in Calabria”. A dichiararlo è il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso.


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Per il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso: “Gli ultimi sbarchi di donne, uomini e minori nell’ordine di migliaia e le previsioni allarmanti con numeri da capogiro, segnalano non più l’acutizzarsi delle  criticità delle politiche di contenimento degli arrivi, ma un’emergenza umanitaria di grosse proporzioni che rischia di mettere in serie difficoltà Comuni, Prefettura,  Croce Rossa, Protezione Civile, Capitaneria di Porto e associazioni. Siamo dinanzi ad una condizione di disagio che non è tollerabile. E per la quale sono urgenti provvedimenti ad horas, per evitare che una condizione cosi difficile, come segnalano alcuni sindaci calabresi, sfugga di mano”.  


PER APPROFONDIRE: Due migranti annegati durante uno sbarco nella Locride


Aggiunge il presidente Mancuso: “Gli arrivi sulle coste calabresi, stanno caricando sui Comuni e sui soggetti preposti ad occuparsene, una responsabilità che da soli, per le tante  problematiche che un fenomeno cosi complesso presenta, non possono reggere. È necessario che lo Stato e l’Europa si adoperino sia per intervenire per un equo ricollocamento,  che per dotarsi di una strategia di contenimento della fuga dalle aree svantaggiate e, al contempo, di un controllo capillare di chi giunge in Italia e finisce in centri d’accoglienza che oggettivamente a breve  non potranno garantire i diritti primari”.

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