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“E’ ancora possibile un pluralismo educativo? Tre giorni per la famiglia, la scuola, il paese” è il convegno che la Cism (Conferenza italiana superiori maggiori) e l’Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia) promuovono dal 19 al 21 settembre a Roma. Il primo giorno – presso la sede Usmi e Cism a Via Zanardelli, 32 , ore 9:30– sarà dedicato ad un seminario che illustrerà il modello europeo di garanzia della libertà di scelta educativa. “Ricordiamo – spiegano i promotori – che l’Italia è l’unico paese in Europa, insieme alla Grecia, a non garantire la libertà di scelta educativa e il pluralismo scolastico,
contravvenendo alla Costituzione italiana, alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e alle risoluzioni Ue del 1984 e del 2012”.
Il secondo giorno – presso l’Università Santa Croce, Piazza s. Apollinare, 49 – verrà presentato ai decisori politici, ai leader di tutti i partiti e alla Cei “lo stato dell’arte del sistema scolastico italiano – proseguono gli organizzatori -, nella certezza che sapranno invertire la rotta che sembra irrimediabilmente portare al monopolio educativo e ad un sistema classista”. Dopo l’introduzione (ore 9:30) di p. Luigi Gaetani, presidente Cism, e l’intervento “Il pluralismo educativo, una scelta ancora possibile” di suor Anna Monia Alfieri, referente scuola Usmi, si svolgerà una tavola rotonda cui parteciperà il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, alla quale sono stati invitati esponenti di Governo e Parlamento. L’ultimo giorno, aperto da madre Micaela Moneti, presidente Usmi, presso lo stesso Ateneo, sarà dedicato alla testimonianza di cinque esperienze scolastiche e al ruolo essenziale che esse svolgono.
Fonte: Agensir