Avvenire di Calabria

Il prossimo sarà il 29 febbraio, data in cui tutti gli ex–alunni, i rettori e i superiori succedutisi in questi anni, celebreranno insieme l’eucarestia

Seminario arcivescovile ”Pio XI”, festa per la Madre del Fiat

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della consacrazione del Seminario Pio XI di Reggio Calabria alla Madre del Fiat e, allo stesso tempo, della incoronazione della sacra icona che si venera nella cappella a lei titolata. Venti anni fa, con felice intuizione, il rettore del tempo monsignor Santo Marcianò, la sua équipe e, soprattutto, i seminaristi – oggi tutti sacerdoti – affidavano all’intercessione tenera e provvidente della nostra Mamma celeste il seminario e decidevano di impreziosire la stessa icona della Madre del Fiat – scritta dal Maestro Raffa e offerta da don Giacomo D’Anna – con una preziosa corona ed una collana, realizzate con il contributo di tutti i seminaristi, allora alunni del Seminario, e dei loro educatori. La solenne liturgia con l’incoronazione dell’Icona si celebrò il 21 gennaio, giorno dell’anniversario dell’ordinazione episcopale di monsignor Vittorio Mondello, all’epoca arcivescovo della diocesi reggina, alla cui intuizione profetica – non priva di sofferenze e sacrifici, ma, certamente, ricompensata dal dono di tante vocazioni al sacerdozio ministeriale – si deve la riapertura del nostro Seminario diocesano.

«Non finiremo mai di ringraziare il buon Dio per il coraggio e la cura amabile e costante di monsignor Mondello – dice il rettore monsignor Salvatore Santoro –. Come oggi facciamo, di gran cuore, nei confronti del suo successore, il venerato e caro arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini, guida sicura, provvidente e premurosa per tutto il nostro presbiterio ed in particolare per i nostri seminaristi». Le celebrazioni per il ventennale hanno visto l’alternarsi di tre appuntamenti: il primo è stato il 21 gennaio scorso, giorno dell’incoronazione della sacra Icona, con monsignor Mondello che, nella santa Eucarestia ha ripercorso «quel giorno» di venti anni fa, condividendone la memoria grata con tutti i seminaristi. Il prossimo sarà il 29 febbraio, data in cui tutti gli ex–alunni, i rettori e i superiori succedutisi in questi anni, celebreranno insieme l’eucarestia e in seguito vivranno un momento conviviale. Ha già confermato la sua presenza monsignor Santo Marcianò, attualmente ordinario militare per l’Italia.
 
L’ultimo evento sarà il 25 marzo, festa dell’Annunciazione del Signore: con tutti i sacerdoti del nostro presbi- terio (e con i fratelli laici che potranno partecipare) per una solenne Concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Morosini, nella quale verrà rinnovata la consacrazione del seminario alla Madre del Fiat e, attraverso la Sua intercessione, si ele- verà ancora una volta al Signore l’unanime preghiera per chiedere nuove vocazioni al sacerdozio per la Chiesa e, in particolare, per la diocesi di Reggio–Bova. Pienamente grati per il grande dono del seminario. In fase di progettazione anche alcuni eventi di tipo culturale in collaborazione con i seminaristi di Catanzaro e Cosenza.
 
«Cari confratelli – ribadisce ancora una volta il rettore nonché vicario generale monsignor Salvatore Santoro – mentre vi chiedo di annotare subito nella vostra agenda personale gli appuntamenti che vi riguardano e di cui vi ho appena informato, affido alla vostra preghiera ed alla vostra amabile fraternità ed amicizia tutti e ciascuno i nostri cari 32 seminaristi assieme a noi loro educatori: la Madre del Fiat, Vergine Consolatrice e Madre di tutti i sacerdoti ci custodisca tutti con la sua tenerezza e continui a parlare di questo seminario e della nostra amata e bella Comunità ecclesiale al suo Figlio Gesù. Siamo certi che Lei lo farà, perché lo fa da sempre; così come, a noi, da sempre, continua a ripetere, con l’autorevole dolcezza della Madre: “qualsiasi cosa – il mio Figlio – vi chieda, fatela!”». La stessa icona qualche anno fa era stata al centro di un pellegrinaggio nelle diverse zone pastorali della diocesi, segno che l’affidamento alla Madre del Fiat non riguarda soltanto il semina- rio e i seminaristi, ma anche le diverse parrocchie della diocesi, vicine e in comunione con la realtà ecclesiale di formazione.

Articoli Correlati