
«Sappiate rendere questa sede rinnovata come una casa che sappia accogliere e rispettare i fallimenti delle coppie in difficoltà». Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, rivolge questo augurio agli operatori del nuovo Tribunale ecclesiale interdiocesano calabro (Teic), i cui locali sono stati benedetti e inaugurati stamattina.
Una cerimonia sobria, quella voluta da monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria – Bova e moderatore del Teic, che ha vissuto momenti di viva commozione quando monsignor Vincenzo Varone, vicario giudiziario in carica, ha ripercorso i 78 anni di vita della sede reggina del Tribunale ecclesiale regionale. «Una storia che è espressione del grande cammino fatto – sottolinea Varone nel suo intervento – e che testimonia come ci sia stata da sempre un’attenzione specifica alle famiglie disagiata», come riporta il vicario giudiziario nell’esaminare l’alta percentuale delle cause con patrocinio gratuito.
Nel salone del Teic, impreziosito da un’icona mariana in stile greco–ortodosso del ‘600, è convenuta tutta la Chiesa calabrese rappresentata al tavolo dei relato da monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro–Squillace e presidente della Conferenza episcopale calabra, che ha invitato tutti gli operatori a ripartire con «rinnovato entusiasmo affinché possano svolgere il compito a cui sono chiamati nella consapevolezza che dovranno ascoltare le necessità, le aspettative e le debolezze dei fedeli che guardano alla Chiesa come madre e maestra». Una responsabilità che la riforma di Papa Francesco affida ai vescovi. In quest’ottica hanno presenziato anche monsignor Luigi Renzo, vescovo di Mileto–Nicotera–Tropea, e monsignor Leonardo Bonanno, vescovo di San Marco Argentano–Scalea. Seduti nelle prime fila anche gli arcivescovi emeriti, monsignor Vittorio Mondello e monsignor Salvatore Nunnari a cui il cardinale Bassetti ha dedicato un ricordo particolare: «Sono felice di vederli, abbiamo condiviso vent’anni di cammino della Chiesa italiana».
La Cei ha sostenuto il progetto di rinnovamento dei locali del Teic, grazie al grande impegno di monsignor Giuseppe Baturi, sottosegretario della Conferenza episcopale italiana, che è convenuto in rinva allo Stretto in occasione della cerimonia inaugurale assieme a monsignor Erasmo Napolitano, vicario giudiziale presso il Tribunale ecclesiastico campano di Napoli che rappresenta, sin dal 1940, il secondo appello di quello calabrese.
Ad accogliere il cardinale Bassetti vi erano anche le massime autorità politiche e militari: dai rappresentanti di Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto sino al vicesindaco di Reggio Calabria, Armando Neri, e il Capo di gabinetto del Consiglio regionale della Calabria, Ugo Massimilla. «Abbiamo trasformato quello che era un deposito in un ambiente accogliente – ha spiegato monsignor Morosini riferendosi al nuovo salone del Teic – lo abbiamo fatto grazie alle donazioni dei fedeli e a tanta “buona volontà”. Adesso dobbiamo dargli un’anima: bisogna stare accanto alle persone ferite nella loro dimensione coniugale».
Durante i lavori inaugurali, infine, monsignor Morosini ha consegnato al cardinale Bassetti, arcivescovo di Perugia, una tela raffigurante san Francesco da Paola che riceve la charitas da san Francesco d’Assisi a sancire un ponte spirituale tra Calabria e Umbria. «Da domani questa porta sarà varcata da persone spaventate e prevenute; uomini e donne che stanno vedendo i loro sogni svanire nel nulla; hanno bisogno di essere capiti; devono percepire di non essere giudicati. La Chiesa ama e sostiene i propri figli: esercitare la giustizia – ha concluso Bassetti – non è solo un espletamento burocratico, non va mai dispersa la nostra identità cristiana».