
Don Mottola, a Tropea apre la casa del beato
Domenica scorsa è stata inaugurata una mostra dedicata alle opere e alla spiritualità del presbitero. L’evento è curato dalla Famiglia Oblata da lui fondata.
«Siamo in tanti ormai, ma devo fare un passo indietro, far capire che la costruzione della cittadella è lo sforzo di tante persone, io sono solo un mezzo. Una che 'ubbidisce', come mi disse il Padre nel 1962. Non è Irene, ma Padre Pio, io sono la Fondatrice e presidente del gruppo di preghiera 'I Discepoli di Padre Pio, ci muoviamo insieme'. Negli anni '60 fui affidata da Padre Pio a padre Luigi Cattaneo, sacramentino, romano, morto in odore di santità. Tutt’oggi il mio direttore è padre Guglielmo Alimonti, ha ereditato i carismi di Padre Pio e il suo cuore cammina con noi. Chiesi a padre Gerardo di scrivere la regola dei Discepoli, ma lui disse di no: perché come frate di san Giovanni Rotondo non era ammissibile. Padre Gerardo si ammalò gravemente, stava morendo. Alle 5 del mattino all’improvviso vidi San Pio e gli chiesi la grazia per lui. Mi rispose:"La grazia gli è concessa! Digli che ti faccia la regola per i Discepoli di Padre Pio”. Alle 6.30 padre Gerardo si svegliò completamente guarito. Venne a Roma nella nostra casa di accoglienza a Vitinia e stese la bozza dello Statuto e la Regola di vita dei Discepoli di Padre Pio. Da allora le autorità della Chiesa mi hanno sempre sostenuta, ringrazio profondamente l'arcivescovo Rino Fisichella, che insieme al Cardinale Camillo Ruini ha approvato l’Associazione privata di fedeli 'I Discepoli di Padre Pio', nel gennaio del 2003. Successivamente è stata eretta anche l'omonima fondazione di culto e di religione».
«Tutte le opere volute da Padre Pio sono state realizzate con la Divina Provvidenza. Quante notti insonni, quante lacrime. Allo scadere della prima rata del mutuo per l’acquisto del terreno -2 milioni di euro - non avevo i soldi, servivano 550 mila euro. Era il 29 agosto 2007. La notte non dormii, pregai, Padre Pio chiese: 'Ma tu figlia hai fede nella Divina Provvidenza?'. Domandai: “Ma quale provvidenza?". Poi mi inginocchiai e risposi: “Sì padre ho fede'. Il successivo 31 agosto alle 15.45 fu tutto risolto. Con mia grande meraviglia si era compiuto un miracolo. Da quel momento la Provvidenza non è mai mancata. Ad ogni scadenza, sul conto dell’Associazione dei Discepoli di Padre Pio si materializzava il denaro necessario per pagare quanto dovuto".L’attività di ricerca, assistenza e formazione sarà predisposta con i progetti in linea con gli obiettivi sanitari del piano Sanitario nazionale e regionale. Il personale sarà composto da medici, infermieri, psicologi, operatori socio-sanitari, maestri, direttori spirituali, sacerdoti e volontari, appositamente preparati per assistere sia le sofferenze del corpo che dell’anima. Non dimentichiamo che Casa Sollievo è stata voluta da Padre Pio con lo stesso scopo. Il progetto tecnico-scientifico è stato studiato e redatto dalla dott.ssa Marcella Marletta, direttore generale del Ministero della Salute. L’architetto che ha presentato il progetto è l'architetto Luciano Messina. Tengo a precisare che sono tutti e due volontari, hanno messo a disposizione con grande generosità la loro professionalità».
Domenica scorsa è stata inaugurata una mostra dedicata alle opere e alla spiritualità del presbitero. L’evento è curato dalla Famiglia Oblata da lui fondata.
Oggi la Chiesa ricorda padre Pio da Pietrelcina. Il 23 settembre è il giorno del Santo. Il Martirologio romano, nel ricordarne le virtù, ne esalta anche l’impegno «nella direzione spirituale dei fedeli e nella riconciliazione dei penitenti», oltre a «tanta provvidente cura verso i bisognosi e i poveri»
Tropea si appresta a celebrare la prima festa dedicata al neo beato, don Francesco Tropea. Nei giorni scorsi ha preso il via la novena che culminerà con la festa del 30 giugno.