Reggio Calabria, così i balconi saranno più colorati
L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini che intendano dare un proprio contributo a rendere più bella e accogliente la città partendo dalle proprie case.
Il messaggio di pace e speranza insieme agli aiuti concreti della Chiesa italiana, ma anche il dramma della distruzione e la paura dei bombardamenti, nella testimonianza del vicepresidente della Conferenza episcopale italiane e vescovo di Cassano all'Jonio, monsignor Francesco Savino che racconta a Avvenire di Calabria l'esperienza vissuta ad Odessa e Mykolaiv, in Ucraina, insieme alla Carovana della pace.
«Quando siamo andati a Mykolaiv, proprio mentre stavamo scaricare, presso un centro umanitario gestito dalla Chiesa protestante pentecostale, le quaranta tonnellate di aiuti umanitari destinati alla popolazione locale, ci siamo dovuto rifugiare nel bunker dello stesso centro, perché poco prima era stati lanciati undici missili alcuni dei quali andati a segno. In quel momento ci siamo resi conto che cosa significa vivere con le sirene che ti annunciano che che c'è un attacco missilistico». Inizia così il racconto ad Avvenire di Calabria di monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano e vicepresidente della Cei, il quale ha partecipato dal 26 al 29 giugno alla “Carovana della pace” a Odessa, in Ucraina.
Il vescovo calabrese per conto della Cei ha preso parte all'iniziativa promossa dalla rete #Stopthewarnow, che riunisce 175 associazioni, movimenti ed enti impegnati in azioni nonviolente e umanitarie.
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
«In quel bunker - continua - abbiamo fatto un esperienza di paura e sofferenza. Allo stesso tempo è stata un'esperienza unica e bella e dal forte contenuto evangelico, quando ho chiesto al responsabile del centro in cui ci trovavamo di pregare per noi e darci la sua benedizione. È stato un momento durante il quale abbiamo provato brividi spirituali interiori bellissimi». Spiega, infatti, Savino: «È la dimostrazione che quando noi ricorriamo al Vangelo la convergenza sulla pace è più facile. Quando limitiamo il nostro confronto ad un livello militare è chiaro, invece, che diventa più problematico parlare di pace».
PUÒ INTERESSARTI ANCHE: Carovana della pace in Ucraina, Savino (Cei) in visita a Odessa
La pace è dunque possibile? Savino, forte dell'esperienza vissuta in Ucraina e del dramma visto con i suoi occhi, cita la "Fratelli tutti" e la "provocazione" del Santo Padre, tanto semplice quanto forte: «partendo dal basso è possibile. Papa Francesco ha ragione e quello che ho visto lo conferma: la guerra è follia. È sacrilegio nei confronti di Dio e le religioni non possono diventare strumenti di morte perché c'è incompatibilità tra il Vangelo e la guerra».
L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini che intendano dare un proprio contributo a rendere più bella e accogliente la città partendo dalle proprie case.
Reggio Calabria festeggia questa importante ricorrenza ospitando, venerdì 26 aprile 2024, la staffetta che, partita dalla Sicilia, unirà tutta Italia, come una linea immaginaria, in un unico sentimento.
In vista della festa di San Giorgio, un’artista piemontese ha fatto dono alla città di Reggio Calabria di un dipinto che raffigura il santo, con una “particolarità”.