L’Italia multiculturale sta nascendo grazie alle nuove fiction
Si raccontano Miguel Gobbo Diaz di “Nero a metà”, Livio Kone di “Noi” e Alberto Malanchino di “Doc – Nelle tue mani” «Così i nostri ruoli vincono i pregiudizi».
Aumenta la protesta contro la chiusura e l’accorpamento a Rai 5 di Rai Storia. Una proposta motivata da risparmi di spesa, secondo quanto annunciato dall’ad di viale Mazzini, Fabrizio Salini. Contro la chiusura è stata lanciata una petizione su Change.org che ha già superato le 30mila firme. «Per un servizio pubblico radiotelevisivo degno di questo nome – lamenta Michele Anzaldi, deputato di Iv e segretario della commissione di Vigilanza Rai – un canale come Rai Storia dovrebbe essere il fiore all’occhiello, andrebbe portato come esempio positivo e dimostrazione concreta del buon uso dei soldi del canone Una situazione paradossale e imbarazzante».
Intanto Salini ha proposto Angela Mariella come nome per la direzione di Isoradio. Oggi il Cda è chiamato a votare. È una direzione che lo stesso Salini ha assunto tempo fa ad interim, come continua ad essere quella di Rai Fiction. Sulla vicenda si registra però la critica sempre di Anzaldi, secondo il quale «sarebbe davvero gravissimo nominare un nuovo direttore a Isoradio, invece di lavorare alla doverosa integrazione della testata con il Gr Rai Che senso ha da una parte accorpare due reti come Rai 5 e Rai Storia, di fatto chiudendole, e dall’altra continuare con il moltiplicare i direttori?».
Si raccontano Miguel Gobbo Diaz di “Nero a metà”, Livio Kone di “Noi” e Alberto Malanchino di “Doc – Nelle tue mani” «Così i nostri ruoli vincono i pregiudizi».
A darne notizie è la Fondazione guidata da Giovanni Minoli: disponibili oltre un milione di euro per serie tv.
In onda su RaiUno (e anticipata da RaiPlay) una fiction sulla famiglia contemporanea: tra incomprensioni
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