Avvenire di Calabria

Diocesi di Reggio Calabria-Bova, torna la Settimana di preghiera per l’Unita dei Cristiani

Unità dei Cristiani, provare a camminare insieme

Enzo Petrolino

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«È nuovamente giunta la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, una Settimana speciale, una Settimana piena di gioia e commozione, di responsabilità e di dovere, poiché ha come scopo la realizzazione della volontà del nostro Salvatore Gesù Cristo: Che tutti siano una cosa sola». Inizia così il sussidio di preghiera predisposto per la celebrazione di quest’anno che ha per tema Cercate di essere veramente giusti, preparato dai cristiani che vivono in Indonesia. Cattolici, evangelici e ortodossi dal 1968 si riuniscono infatti per chiedere il dono dell’unità. Il testo biblico è tratto dal libro del Deuteronomio. Tradizionalmente, si svolge dal 18 al 25 gennaio, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo. Fu avviata ufficialmente dal reverendo episcopaliano Paul Wattson a Graymoor (New York) nel 1908 come Ottavario per l’unità della Chiesa, auspicando che diventasse pratica comune. La Settimana, quindi, si celebra a partire da un passo biblico appositamente scelto e da un sussidio elaborato congiuntamente, dalla commissione Fede e costituzione del Cec (protestanti e ortodossi) e dal Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (cattolici). Se l’ecumenismo, inteso come il processo di riunificazione delle Chiese cristiane dopo le tante fratture interne avvenute nel corso della loro storia, sta attraversando oggi una complessa fase di transizione, in occasione di ogni Settimana per l’Unità dei Cristiani siamo comunque chiamati a ricordarci a vicenda, pure con tanti risultati positivi, la lentezza e la fragilità di tale cammino. Cercare l’unità, però, è un impegno per tutto l’anno. Bisogna quindi trovare opportunità in tutto l’arco dell’anno per esprimere il grado di comunione già raggiunto tra le chiese e per pregare insieme per il raggiungimento della piena unità. La celebrazione ecumenica, inoltre, sottolinea l’importanza di passare dal piano teorico del discorso sull’unità, all’impegno pratico e concreto con azioni di unità, giustizia e misericordia nella nostra vita personale e nella vita delle nostre comunità cristiane. Ha inizio, dunque, una nuova Settimana, nella speranza che sia sfruttata appieno anche a livello della nostra Chiesa locale. Provando a camminare insieme: senza illusioni, ma con la fiducia derivante dalla consapevolezza che si tratta di un itinerario difficile eppure sempre più necessario. In questa direzione si pone papa Francesco quando, nell’esortazione postsinodale Evangelii gaudium, scrive: «Se realmente crediamo nella libera e generosa azione dello Spirito, quante cose possiamo imparare gli uni dagli altri! Non si tratta solamente di ricevere informazioni sugli altri per conoscerli meglio, ma di raccogliere quello che lo Spirito ha seminato in loro come un dono anche per noi». Questa, di poter imparare gli uni dagli altri, è l’esperienza avviata a Reggio Calabria dal Consiglio delle Chiese Cristiane che ha compiuto quasi quindici anni di vita. In questi anni ha vissuto momenti di grande entusiasmo e di coinvolgenti iniziative ma anche momenti di stanchezza. Le fasi difficoltose vengono, solitamente, superate anche grazie al clima fraterno che caratterizza incontri e rapporti che servono a stemperare le delusioni e le tensioni spesso provocate da elementi “esterni” al Consiglio. La connotazione di questo Consiglio è, quindi, sicuramente dato dal fatto che, pur essendo tutti rappresentanti ufficiali delle proprie chiese, i delegati vivono un ecumenismo fatto di rapporti e non di dichiarazioni o di documenti. Un grande sogno, rinvigorito anche dalla preparazione comune della Settimana per l’Unità dei cristiani: essere promotori di un progetto diaconale ecumenico a livello cittadino. Un bel sogno? Forse un tentativo concreto per cercare di praticare la giustizia, di ricercare la bontà e vivere con umiltà davanti al nostro Dio, in una Città come Reggio Calabria contrassegnata da tante fragilità e lacerazioni.

* Segretario Commissione ecumenica regionale

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