Avvenire di Calabria

La cooperativa, guidata da Domenico Barresi, è costretta a chiudere i battenti tra il silenzio delle Istituzioni

Villa San Giovanni. Chiude Rose Blu, centro diurno per disabili

Redazione Web

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Rose Blu nasce nel 2001, da un’idea che in realtà risale al 1995,e si occupa di prevenire il disagio sociale e di superare gli ostacoli che le persone con disabilità e le loro famiglie incontrano attraverso attività, spazi e momenti di aggregazione e socializzazione. Rose Blu è oggi una cooperativa che gestisce servizi socio-sanitari ed educativi e attività di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Sul profilo facebook dell'associazione è stato pubblicato questo messaggio:

Oggi si chiudono le porte di una realtà unica in questo territorio, non sappiamo dirvi se e quando riapriranno, ma al momento risulta difficile mandare avanti tutto questo.
 
Oggi Leo, Aessandro, Giorgio, Stella e Johanne, i volontari che per 12 mesi hanno svolto il servizio civile nazionale qui da noi accompagnando i nostri ragazzi ogni giorno, animando le nostre giornate, concludono il loro servizio, e senza il loro importante contributo non è possibile proseguire con le normali attività con due sole educatrici, con le difficoltà economiche e senza sostegno da parte delle autorità.
 
Da domani si interrompe una quotidianità per tutti, da domani il pulmino non farà più il giro delle 8 per prendere i ragazzi e portarli al centro diurno, da domani niente più laboratori, palestra, mantenimento scolastico, cineforum, da domani niente più condivisione, da domani e non sappiamo per quanto ancora!
 
Non ci siamo mai arresi in questo tempo così difficile, le educatrici, Ilenia ed Enza insieme a Domenico, il presidente, hanno continuato a perseverare mandando avanti tutto, solo ed unicamente per loro, per i loro sguardi, per le famiglie! Ci auguriamo che chi di dovere sappia leggere e rispondere ai desideri di chi crede in questa realtà, di chi si spende ogni giorno credendo che niente in questo territorio sia impossibile da realizzare. Ci auguriamo che riescano a guardare negli occhi Franca, Tatiana, Alessia, Guglielmo, Ciccio, Nicola, Tiziana, Giovanni, Francesca, Angela e Francesco e possa dar loro delle risposte concrete, il prima possibile. Per il momento spegnete le luci e abbassate il sipario.

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