Avvenire di Calabria

Convocato un consiglio d'urgenza per il prossimo 3 giugno, l'obiettivo è mettere una pezza al pasticcio delle pensioni d'oro

Vitalizi in Regione, Santelli fa retromarcia: saranno abrogati

Redazione Web

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La Calabria sui vitalizi fa marcia indietro, dopo la bufera che ha investito il consiglio regionale per il ripristino della «indennità differita» anche per chi, in corso di legislatura, venga destituito, a pochi giorni dalla sua approvazione la legge sarà abrogata. Troppo, in piena pandemia, pensare che anche un solo giorno da consigliere regionale possa far incassare un assegno: per questo il 3 giugno, nel corso di una riunione straordinaria (convocata non a caso di domenica) il Consiglio cancellerà quanto era stato già cancellato. «Comprendo bene, in un momento così drammatico per le famiglie, la diffidenza dell'opinione pubblica, ma posso assicurare i cittadini calabresi che non c'è stata e non ci sarà in futuro nessuna intenzione di reintrodurre privilegi già cancellati e che l'errore di valutazione compiuto dall'Assemblea sarà responsabilmente sanato» commenta il presidente dell'assemblea, Domenico Tallini.

A dare il via al coro di polemiche Luigi Di Maio che in post di buon mattino attacca la giunta di centrodestra: «Mentre i cittadini hanno serie difficoltà economiche e le imprese sono colpite duramente dalla crisi, la regione Calabria reintroduce il vitalizio. Davvero surreale. Non posso rimanere in silenzio davanti a una cosa del genere». Nel mirino la seduta del 26 maggio scorso durante la quale in fretta e furia, e all'unanimità, è stata approvata una norma che consente a chiunque abbia fatto parte dell'assemblea, anche per brevissima durata, di ricevere comunque il trattamento di fine mandato.

Se infatti decaduto, per qualsiasi motivo, il consigliere regionale può teoricamente continuare a versare i contributi e ottenere, al compimento di 65 anni, il diritto alla pensione. Un passo indietro rispetto alla scorsa legislatura che aveva invece cancellato i vitalizi e messo da parte un tesoretto rivelatosi poi utile da spendere per interventi urgenti in periodo di pandemia. Ora la retromarcia fa cantare vittoria al Movimento 5Stelle: «In Calabria battono in ritirata sul ripristino dei vitalizi regionali, anche dopo l'intervento di Luigi di Maio. Vedremo, noi continueremo a vigilare. Ristabilire privilegi simili è irrispettoso verso i cittadini, soprattutto in un momento storico come questo» commenta Francesco D'Uva. «Per fortuna aver alzato la voce ha funzionato» rileva Laura Castelli.

Anche dalla Lega arriva la condanna di Matteo Salvini: «I calabresi sono gente tosta che chiede più lavoro, strade e ferrovie sicure, ospedali efficienti e un futuro per i propri figli, non certo vitalizi ai politici». Certo la “leggina” proprio nelle stanze del centrodestra è nata (la proposta nasce infatti da un consigliere dell'Udc, ndr) per poi seguire l’iter che l'ha portata all'approvazione in Consiglio, senza alcuna recriminazione di sorta. Ora, che si avvia alla cancellazione, sarà sempre l'assemblea a doverla esaminare. Con qualcuno che alla fine se ne dovrà prendere la responsabilità. 

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