Avvenire di Calabria

Voce del verbo accogliere. L’impegno di frontiera dell’Ac

Torna in edicola #futuropresente, l'inserto mensile dell'Ac reggina abbinato a L'Avvenire di Calabria

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Torna in edicola domani, insieme a L'Avvenire di Calabria, #futuropresente, la pagina speciale curata dall'Azione Cattolica della diocesi di Reggio Calabria - Bova. Questo numero è dedicato alla tematica dell'immigrazione, coniugata attraverso contributi locali.

L'avvocato Pasquale Costantino propone un'attenta disamina della nuova normativa sull'immigrazione: «Le nuove norme hanno l’effetto di ridurre le possibilità di ottenere un permesso di soggiorno e le opportunità di crescita e integrazione per chi presenta una domanda di protezione internazionale».

Spazio, poi, alle esperienze maturate "sul campo associativo", sempre nel contesto dell'accoglienza. Noemi, volontaria del Coordinamento ecclesiale degli sbarchi, racconta il suo impegno di avviato e maturato sulla banchina del porto di Reggio Calabria. Antonio, vice presidente di una squadra parrocchiale di Basket, testimonia la felice integrazione avvenuta sotto canestro, soprattutto tra i più piccoli.

L'Ac di Bagnara, invece, è diventata multietnica: alcune famiglie hanno deciso di adottare dei minori non accompagnati sbarcati a Reggio, rimasti senza un tetto dopo la chiusura dei Centri di prima accoglienza.

Infine, trova spazio in pagina, l'esperienza della parrocchia di Cannavo. Oltre ad ospitare l'Emporio diocesano, che garantisce la spesa a più di 700 famiglie, la comunità parrocchiale ha accolto alcuni migranti minori, che hanno reso la vita parrocchiale felicemente animata.

Una pagina densa di storie di accoglienza dunque, storie che meritano di essere lette e, se possibile, imitate.

Articoli Correlati

Domani in edicola "futuropresente": «Alla ricerca della pace»

Nel mese di gennaio, dedicato alla Marcia della pace organizzata dall’Acr, l’Azione cattolica reggina si interroga sul senso della pace: «È necessario rinsaldare le fondamenta del diritto internazionale già sancite nel preambolo della Carta dell’Onu»