Avvenire di Calabria

Sui piani di zona, l’obiettivo è un’accelerazione dei temp. Le linee guida, infatti, sono già disponibili da gennaio

Welfare e territori. L’assessore Delfino: «Voce alle Caritas»

Federico Minniti

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Demetrio Delfino è uno degli eletti con più esperienza amministrativa sulle spalle. Svestiti i panni super partes da presidente del Consiglio comunale (2014–2020), adesso il sindaco Falcomatà gli ha affidato l’assessorato alle Politiche sociali e per la famiglia. Lo abbiamo intervistato.

Nel gennaio 2020 sono state emanate dalla Regione Calabria, le linee–guida per la costruzione dei piani di zona nei vari dipartimenti, tra cui quello di Reggio Calabria. Ci può definire tempi e metodi che intende utilizzare?
Il piano di zona si potrebbe definire come una “Magna Charta” dei servizi sociali. abbiamo già iniziato l’iter per la costruzione del piano dell’ambito di Reggio Calabria; è già stato costituito l’ufficio di piano, che va aggiornato in questi giorni. Oltre ai classici tavoli tematici, la novità sarà nel coinvolgere enti, istituzioni, cooperative, associazioni di famiglie e utenti.Questo affinchè sia il più partecipato e condiviso possibile. Emergenza–Covid permettendo, cercheremo di accelerare i tempi.

Uno dei problemi atavici degli Enti Locali è la lettura dei territori sui bisogni emergenti e l’attività di prevenzione. A dare manforte, molto spesso, ci sono i centri d’ascolto delle Caritas parrocchiali. Pensa di istituire un osservatorio per colmare questo gap?
Obiettivamente, in molti casi senza l’aiuto dell’associazionismo e del volontariato molti comuni non ce la farebbero a rispondere alle esigenze crescenti delle vecchie e nuove fasce di povertà. Il lavoro svolto dai centri di ascolto delle Caritas è un servizio capillare e prezioso che certamente va messo in connessione con il mio settore.

Restando sempre sul territorio. Come si pone il suo assessorato nel merito del tanto annunciato decentramento amministrativo? È possibile immaginare che i municipi che andranno a essere istituzionalizzati saranno dei poli di prossimità in cui i più fragili possano avere maggiore accessibilità ai servizi per loro pensati?
Da sempre sono favorevole al decentramento amministrativo ed alla “rinascita” delle circoscrizioni. Il loro depotenziamento non ha portato un risparmio economico significativo (questo era nelle intenzioni) ed ha invece aumentato lo scollamento tra cittadini ed istituzioni. In campo abbiamo già messo il regolamento sui comitati territoriali che serviranno da riferimento di quartiere e grazie ai finanziamenti Pon abbiamo già previsto nel programma i poli di prossimità.

Cambiamo delega. Quali politiche per la famiglia a Reggio Calabria? Quali idee ha per le famiglie numerose? Che tipo di attenzione ci sarà per favorire la genitorialità? I diritti avranno finalmente lo stesso peso per tutti?
I diritti devono avere lo stesso peso per tutti, sempre. Il Comune ha già in essere una serie di misure per la famiglia messe nero su bianco all’interno della carta dei servizi che trovate sul sito. Anche le famiglie numerose beneficiano di alcune misure, vedi bonus terzo figlio, ma non è mai abbastanza e quindi da qui in avanti occorrerà mettere in piedi altre misure che rispondano effettivamente ai bisogni. Questo lo si farà confrontandoci con le relative associazioni. La genitorialità va favorita in tutti i sensi, una delle iniziative già predisposte è quella della banca ore per i dipendenti comunali.

Lei è dello stesso partito del ministro Speranza. Come giudica la vicenda del balletto “grottesco” dei commissari della sanità calabrese?
Reputo il ministro Roberto Speranza una persona seria, composta e capace, teniamo conto che alla sua giovane età si è ritrovato a gestire il Ministero della salute in piena pandemia, non sarebbe stato facile per nessuno. Il giudizio fin qui è positivo. Naturalmente per ogni ministro che si rispetti dietro l’angolo c’è sempre qualche complicazione. La vicenda relativa ai commissari della Sanità è stata imbarazzante per come si è evoluta. Oggi, spero, si sia messo un punto che porti tra qualche tempo alla fine della stagione dei commissariamenti.

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