
Il segreto di Francesco. La riflessione dell’arcivescovo Morrone sul Papa venuto «dalla fine del mondo»
Un momento di intensa comunione ecclesiale ha riunito la comunità diocesana di Reggio Calabria –
Nei giorni scorsi a Rho (Milano) si è tenuto il consueto incontro nazionale delle Caritas diffuse sul territorio nazionale. In rappresenta dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova ha partecipato il giovane Winner Ozekhome che ci ha raccontato la sua esperienza.
Tra i partecipanti per la delegazione reggina Caritas al 42esimo Convegno nazionale delle Caritas diocesane che si è svolto a Rho (Milano) dal 20 al 23 giugno 2022, c’è stato anche Winner Ozekhome, giovane volontario alla prima esperienza di confronto allargato fra tanti altri giovani delle Caritas italiane.
Più di 600 partecipanti per approfondire il tema delle tre vie che papa Francesco ha indicato nel suo discorso lo scorso anno, in occasione del 50esimo anniversario di Caritas italiana.
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Si parte dalla via degli ultimi, quelli più fragili, quelli senza difesa, quelli senza voce, la seconda via è quella del Vangelo, perché è lo stile dell’amore umile e gratuito, concreto ma non appariscente, che si propone ma non si impone. La terza via è quello della creatività, è la via di scoperta, capacità di pensiero, capacità di trasformare e creare dei luoghi per la natura.
«Come giovani abbiamo vissuto uno spazio con tutti i delegati giovani e abbiamo avuto l’opportunità di dialogare, raccontarci e scambiare le nostre esperienze e idee di servizio nelle nostre Caritas diocesane» ha dichiarato Winner Ozekhome. «Parlando sempre delle “tre vie”, abbiamo avuto l’opportunità di discutere in gruppi tre aspetti: il significato di “Partire dagli ultimi”, come è possibile “Lo stile e il riferimento effettivo e quotidiano al vangelo” e quando si “Favorisce la creatività”» aggiunge il volontario reggino che aggiunge: «Nel gruppo di lavoro sulla creatività abbiamo discusso sugli spunti e piste per la Caritas del futuro ».
Nello specifico è emerso che bisogna «Iniziare a ideare tramite la lettura dei bisogni e dei processi di cambiamento, costruzione di reti (confronto) e fare spazio ai desideri; continuare a fare prossimità curando il territori/comunità, affermando la dignità dell’uomo e i suoi diritti, e uscire incontro agli ultimi; ridurre servizi tramite ottimizzazione delle risorse, sinergia di rete e introduzione dei processi di verifica».
E ancora: «smettere di fare supplenza facendo più advocacy, richiamando ad una corresponsabilità e aumentare coinvolgimento tramite collaborazione intergenerazionale, comunicazione efficace, promozione dei processi partecipativi e formazione e aggiornamenti » ha concluso il giovane delegato della Caritas reggina.
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La musica unisce, unisce una violista russa e un violista ucraino che con loro suoni hanno creato un’atmosfera in cui richiamano unità del loro paese in guerra. È stato un momento forte perché hanno dimostrato che la diversità unisce, e che la guerra divide. «E come nella guerra, prestiamo più attenzione ai momenti di crisi ambientali, energetico e alimentare, perché in presenza di queste crisi sono gli ultimi ad essere colpiti molto di più» ha chiosato Winner Ozekhome.
Un momento di intensa comunione ecclesiale ha riunito la comunità diocesana di Reggio Calabria –
Ecco la puntata di oggi del percorso Podcast intrapreso dall’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone.
Da questa pagina è possibile ascoltare il Podcast senza installare alcuna App sul proprio smartphone.
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