Avvenire di Calabria

Bergoglio durante l'omelia: "Uccidere in nome di Dio è satanico"

A Santa Marta, il Papa ricorda il martirio di padre Hamel

Una messa di vicinanza ai famigliari del martire ucciso il 26 luglio scorso

Raffaele Iaria

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Papa Francesco ha celebrato questa mattina, a Casa Santa Marta, una messa “in segno di vicinanza ai familiari di Padre Jacques Hamel e tutta la comunità di Rouen, Francia”. Nella sua omelia, a braccio, il pontefice ha ricordato la figura del sacerdote sgozzato mentre diceva messa nella parrocchia di Saint-Etienne-du-Rouvray da due giovani terroristi francesi lo scorso 26 luglio, in un attentato poi rivendicato dal cosiddetto Stato islamico (Isis). Padre Hamel è un martire – ha evidenziato il papa richiamando il martirio dei cristiani che ancora oggi prosegue: “lui fa parte della catena di martiri. I cristiani che oggi soffrono – sia nel carcere o con la morte o con le torture – per non rinnegare Gesù Cristo, fanno vedere proprio la crudeltà di questa persecuzione. E questa crudeltà che chiede l’apostasia, diciamo la parola: è satanica. E quanto piacerebbe che tutte le confessioni religiose dicessero: ‘Uccidere in nome di Dio è satanico’”. Padre Jacques Hamel –ha detto ancora Papa Francesco - è stato “sgozzato nella Croce, proprio mentre celebrava il sacrificio della Croce di Cristo. Uomo buono, mite, di fratellanza, che sempre cercava di fare la pace è stato assassinato come se fosse un criminale. Questo è il filo satanico della persecuzione. Ma c’è una cosa, in quest’uomo, che ha accettato il suo martirio lì, con il martirio di Cristo, all’altare, una cosa che mi fa pensare tanto: in mezzo al momento difficile che viveva, in mezzo anche a questa tragedia che lui vedeva venire, un uomo mite, un uomo buono, un uomo che faceva fratellanza, non ha perso la lucidità di accusare e dire chiaramente il nome dell’assassino. E ha detto chiaramente: ‘Vattene, Satana!’. Ha dato la vita per noi, ha dato la vita per non rinnegare Gesù. Ha dato la vita nello stesso sacrificio di Gesù sull’altare e da lì ha accusato l’autore della persecuzione: ‘Vattene, Satana!’”. E questo per il papa è “esempio di coraggio”. Padre Hamel è un martire e “i martiri sono beati – dobbiamo pregarlo, che ci dia la mitezza, la fratellanza, la pace, anche il coraggio di dire la verità: uccidere in nome di Dio è satanico”. Alla Messa di questa mattina, come aveva annunciato ieri il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, ha partecipato un gruppo di 80 pellegrini della diocesi di Rouen, insieme al loro vescovo, Monsignor Dominique Lebrune e i cardinali del consiglio che coadiuva il Papa nella riforma della Curia riunito in questi giorni in Vaticano.

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