Avvenire di Calabria

L'Ente di promozione sportiva rilancia la sua azione con uno sguardo privilegiato nei confronti dei quartieri più difficili della Città

Al via la nuova stagione sportiva del Csi di Reggio Calabria

Redazione Web

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Riparte la stagione del Centro Sportivo Italiano (Csi) di Reggio Calabria. Il battesimo del nuovo anno ciessino si è tenuto all’interno degli Stati Generali delle Politiche Giovanili della Città metropolitana. Il Comitato reggino ha organizzato e promosso il percorso educativo e di partecipazione sociale - dal titolo “Cantieri Educative nello Sport” –  che ha messo in campo idee, proposte e azioni volte alla realizzazione di nuovi percorsi educativi e di cittadinanza per la ripartenza dello sport a Reggio Calabria. I destinatari di questa iniziativa sono stati oltre centotrenta dirigenti sportivi, operatori dello sport, animatori e istruttori delle società sportive del nostro territorio, oltre a amministratori pubblici e associazioni.

«L’emergenza Coronavirus ci ha “bloccati”, mettendo a nudo tutte le disparità che insistono nel sistema sportivo del nostro Paese e nei nostri territori - ha esordito Paolo Cicciù, presidente provinciale e consigliere nazionale del Csi – in questi mesi, abbiamo lavorato, seppur a distanza, per progettare un’idea di “Sport di Comunità”, che sappia reagire a questa grande difficoltà che ci ha afflitto. Lo abbiamo fatto assieme a partner solidi, ma soprattutto mettendoci in discussione: gli Enti di promozione sportiva non possono percepirsi come erogatori di servizi, ma devo riscoprirsi come laboratori di idee».

Quattro i laboratori di partecipazione realizzati nella due giorni targata Csi su altrettanto temi: “Imparo Giocando”, workshop sulla psicomotricità infantile e “Essere dirigenti sportivi”, meet-up aperto agli addetti ai lavori.

«Gli ultimi giorni ci stanno regalando grandi spunti su cui riflettere: in primis, l’ultima enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco. Potrete dire: cosa c’entra un’enciclica con lo sport di base? Leggendola potremmo dire: tutto. La proposta sportiva dedicata ai nostri ragazzi è davvero così inclusiva? Nelle scuole calcio si respira aria di fraternità?», ha proseguito Cicciù specificando come «è essenziale riscoprire il principio di cortile, di oratorio, di strada. È lì che si solidifica la condivisione come stile di vita; è lì che lo sport si fa percorso di crescita. Non dico di “svuotare” gli spazi sportivi attuali, ma di viverli secondo una logica totalmente ribaltata: dove il più “scarso” è quello da non lasciare mai in tribuna. Perché la tribuna vuol dire solitudine e la solitudine, da ragazzi, spesso si trasforma in disagio».

Partendo da questi valori è stata presentata anche l’attività sportiva 2020-2021 che prevede, tra le varie attività, anche i campionati di Pallacanestro Open e giovanili, la Pallavolo mista, maschile e femminile. Illustrate le novità relative al Campionato Polisportivo Oratorio Cup, aperto alle parrocchie del territorio, i percorsi sportivi giovanili di calcio e ginnastica ritmica. In primavera il ciclismo, il gran premio di tennis tavolo e la campestre. Confermata la piena fruibilità dei due impianti comunali gestiti dal Csi di Reggio Calabria, nei quartieri di Pellaro e Gallina.

«Chiaramente proveremo a fare la nostra parte; - ha concluso Paolo Cicciù – specialmente in quei non-luoghi, penso ad Arghillà, in cui da tempo ci stiamo sporcando le mani. In queste ore, Reggio vive il rinnovo della classe politica: non dobbiamo nasconderci. A loro ci rivolgiamo per camminare insieme in una “rivoluzione gentile” che deve includere lo Sport di Comunità nei suoi pilastri fondativi».

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