Avvenire di Calabria

Tutta la vita cristiana è centrata su questo mistero, nel senso che deve essere l’attualizzazione, oggi, del “sì” di Maria che ha attratto Dio nel mondo

Annunciazione, Maria e il «Sì» che ridisegna la storia dell’umanità

Ecco il significato dell'annuncio del concepimento di Gesù per mano dello Spirito Santo fatto dall'Arcangelo Gabriele alla Vergine

di Angelo Sceppacerca

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È la festa dell’Annunciazione. Tutta la vita cristiana è centrata su questo mistero, nel senso che deve essere l’attualizzazione, oggi, del “sì” di Maria che ha attratto Dio nel mondo. Lo hanno compreso anche tanti pittori, scrittori e poeti, affascinati dall’incontro del messaggero celeste con l’umile fanciulla di Nazareth.

Una parola sulla verginità di Maria

Già nell’Antico Testamento Dio si era rivolto a coppie di anziani (due fra tutte: Abramo e Sara, Zaccaria ed Elisabetta) donando loro, miracolosamente, un figlio, un futuro. Ora, nella “pienezza dei tempi”, Dio si rivolge ad una “vergine” e le si dona facendosi Figlio. E il Figlio di Dio è il futuro assoluto della storia che supera infinitamente ogni attesa dell’uomo.


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La verginità di Maria ci ricorda che ciò che nasce da lei è puro dono di Dio, grazia senza fine e inaudita. La verginità di Maria è anche simbolo della miseria radicale della creatura: solo questa povertà è capace di contenere l’assoluto di Dio. È l’espressione della sua fede. E quando la grazia incontra la fede, si rinnova il miracolo dell’incarnazione e Dio torna nelle vicende della storia umana.

Quel sì che ridisegna la storia dell’umanità

Se il primato è e resta di Dio, la risposta della creatura è pur sempre indispensabile alla realizzazione del disegno. Nel dialogo d’amore, al sì di Dio risponde il sì di Maria e, in lei e come lei, il sì di ogni uomo e ogni donna della storia.

Il racconto dell’annunciazione, con la presenza tenera e leggera del messaggero divino - l’arcangelo - ci convince che tutta la vita cristiana è centrata su questo mistero perché anche oggi va rivissuto l’atteggiamento di Maria la quale, col suo “sì”, ha attratto Dio nel mondo. I Padri della Chiesa, addirittura, compresero che tutta la creazione aveva per fine l’ascolto di quel “sì” che accolse il Verbo di Dio e lo generò alla vita umana. Dopo infiniti drammi, secondo l’immagine dello sposalizio - così cara al libro biblico - finalmente lo sposo (Dio) trova in Maria la sposa del suo cuore ed è abbracciato da chi egli ama.

L’immagine del Messaggero

Il Vangelo apre e chiude con l’angelo: giunto da Dio, riparte da Maria. Che lo Spirito ci dia occhi per vedere e orecchie per sentire queste presenze di Dio nella vita di ogni giorno. Che ad ogni grido di uomo un angelo possa portare il soccorso e la consolazione della presenza di Dio che ci dice: «Eccomi!». E che ad ogni invito di Dio un angelo possa riportargli la nostra risposta, umile e sincera, come quella della Madre immacolata, Madre di Dio e madre nostra: «Eccomi!».

Un capolavoro conosciutissimo dell’arte cristiana è senza dubbio l’Annunciazione del Beato Angelico. Due soli i personaggi: l’angelo Gabriele e Maria; in scala diversa rispetto all’architettura, più alti delle colonne; Maria addirittura altissima, senza proporzioni nei confronti dello stesso angelo, per indicare la sua eccelsa dignità di Madre di Dio.

Un invito a imitare Maria

La Vergine siede su uno sgabello, vestita di una tunica dello stesso colore dell’architettura e di un manto azzurro, bordato d’oro e foderato di verde. Mentre continua a fissare l’angelo, Maria si inchina, per obbedire alla volontà di Dio, e porta le mani al petto, per accogliere trepidante il Verbo che si fa carne.


PER APPROFONDIRE: Immacolata, quell’Eccomi di Maria che ci avvicina all’altro


Gabriele, di profilo, si piega davanti a lei per renderle omaggio. Ha la freschezza di un giovinetto. La sua tunica è ricamata e bordata d’oro. Le sue ali sono variopinte e iridescenti, di ocra gialla e rossa e di terra verde. L’intento dell’artista è suggerire l’invito a imitare Maria, ad accogliere e a far crescere la presenza di Cristo in noi, ascoltando e mettendo in pratica la parola di Dio.

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