Avvenire di Calabria

Il 25 marzo al Seminario Teologico regionale Pio X di Catanzaro, il convegno "Lavorate senza posa, ma soprattutto amate..."

Impegno e testimonianza, un convegno per salutare la mostra itinerante su Barelli

L'esperienza del laicato femminile e i legami tra la beata e la calabrese Alda Miceli al centro del confronto

di Redazione Web

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È stata ospitata anche al Museo diocesano Sorrentino di Reggio Calabria, si appresta a calare il sipario sulla mostra itinerante dedicata alla Beata Armida Barelli dal titolo “Nulla sarebbe stato possibile senza di lei”.

La mostra sulla Beata Armida Barelli si appresta a lasciare la Calabria che l'ha per mesi ospitata. Un itinerario espositivo che ne ha promosso impegno, testimonianza ed esempio di un laicato attivo al servizio della Chiesa e della Società.


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Organizzata in collaborazione con le delegazioni di Azione cattolica regionali, diocesane e parrocchiali, la mostra su Barelli, proclamata Beata il 30 aprile dello scorso anno, ha visitato 11 diocesi, 69 parrocchie, numerose scuole.

A completamento dell’itinerario di fede e testimonianza, sabato (25 marzo), alle 9.30, al Seminario Teologico regionale Pio X di Catanzaro, si terrà il convegno “Lavorate senza posa, ma soprattutto amate, amate, amate”. Il tema del convegno sarà dedicato alla figura di Armida Barelli, ma evolverà verso la conoscenza della calabrese Alda Miceli (Longobardi (Cs) 1906 – Roma, 1998). Miceli è un'altra figura di spicco del laicato femminile del Novecento italiano.

Armida Barelli e l'esempio calabrese di Alda Miceli, due esperienze legate

Obiettivo dell'incontro è evidenziare i legami che sorsero tra Armida Barelli ed Alda Miceli e con la famiglia di quest’ultima (con il fratello sacerdote, don Francesco Miceli e con la sorella, la Venerabile Elisa Miceli) nella prima parte del secolo scorso.

Dopo l’introduzione di Giovanni Lanzilotta, delegato dell’Università Cattolica Sacro Cuore e i saluti dell’arcivescovo, monsignor Claudio Maniago, introdotti dalla presidente dell’Ac catanzarese, Iolanda Tassone, l’approfondimento del tema sarà affidato al professor Ernesto Preziosi, storico, vice-postulatore della causa di beatificazione di Armida Barelli. Autore de “La zingara del buon Dio” ad essa dedicata, Preziosi ha scritto di recente anche il volume: Alda Miceli - Una donna protagonista del Novecento, edito da Prometheus. Preziosi parlerà di «Formazione e impegno sociale delle giovani donne nella Calabria degli anni '20: il legame di Armida Barelli con Alda Miceli».


PER APPROFONDIRE: L’eredità spirituale della beata Barelli


Sull'esperienza di Gioventù femminile di Azione cattolica e l'impegno del laicato femminile in Italia e in Calabria, interverrà, invece, la professoressa Amalia De Leo – docente diPsicologia del lavoro e delle organizzazioni” presso la Facoltà di Scienze Politiche e sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Interverrà su «Emergenze e crisi della condizione giovanile: gli strumenti per una nuova alleanza educativa».

Concluderà, dunque, l’incontro l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Fortunato Morrone.

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