Calabria, diventa realtà la premialità per le imprese che resistono alla ‘ndrangheta
L’annuncio del presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta Pietro Molinaro: «Oltre al valore simbolico, adesso anche valenza concreta».
Un manufatto ad uso abitativo nascosto nella fitta vegetazione, probabilmente utilizzato dalla 'ndrangheta come "covo" per latitanti e attualmente in uso come deposito di armi e munizioni, è stato scoperto e sequestrato nelle campagne di Ciminà dai carabinieri del Gruppo di Locri.
I militari, con il supporto dello Squadrone Eliportato "Cacciatori", hanno individuato la piccola costruzione arredata e con impianto elettrico, idrico e di areazione, con relativa caldaia, annessa al box doccia. L'accesso era consentito mediante una porta mimetizzata.
All'interno del manufatto sono stati trovate 900 cartucce, due chili e mezzo di polvere da sparo, due ottiche per fucile di precisione, una rastrelliera per fucili con relativo olio lubrificante per armi, numerosi capi di abbigliamento maschile per ambiente montano, creme di mascheramento, torce e lampade a batterie e viveri di conforto. C'erano anche generi alimentari e farmaci vari.
L’annuncio del presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta Pietro Molinaro: «Oltre al valore simbolico, adesso anche valenza concreta».
La Calabria, per la prima volta eleggibile nel bando Grecia-Italia La Locride diventa protagonista della
Il pluripremiato spettacolo tratto dal film di Alfred Hitchcock “39 scalini”, di John Buchan in
Tags: CiminàLocrideNdrangheta