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Per Anci Calabria ci sono delle criticità nel percorso di adesione dei Comuni ad Arrical, l'Autorità dei Rifiuti e delle Risorse Idriche della Regione Calabria. È quanto afferma, in una missiva indirizzata al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il presidente facente funzioni dell'Associazione dei comuni calabresi, Giovani Papasso che parla a nome di tutti gli enti locali calabresi.
In attesa di conoscere l'esito dei conteziosi aperti al Tribunale amministrativo regionale (vedi il ricorso della Città metropolitana di Reggio Calabria), il presidente facente funzioni dell'Associazione dei comuni calabresi e consigliere nazionale Anci, lancia l'allarme: l'iter che punta a riportare la gestione del servizio rifiuti in capo alla Regione, insieme a quella delle risorse idriche non sembra affatto agevole. Il primo step del percorso avviato dalla giunta Occhiuto punta a definire, entro il 10 febbraio, i nuovi vertici e rappresentanti regionali della nuova super Autority dei Rifiuti e delle Risorse idriche regionale, un organismo unico, voluto fortemente dall'attuale governatore.
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Papasso si rivolge proprio ad Occhiuto, attraverso una lettera in cui esprime tutte le difficoltà già emerse in sede di confronto manifestate dagli enti locali della Calabria. «Nell’incontro di fine dicembre molto partecipato e che si tenne lo scorso 28 dicembre, come Anci Calabria - ricorda il presidente facente funzioni nella missiva - avevamo avanzato la proposta di costituire un tavolo che consentisse un confronto costante onde affrontare e risolvere ogni possibile criticità o eventuali altri problemi che potrebbero insorgere nell’applicazione della nuova norma riguardante il ciclo integrato delle acque».
Da parte dei Comuni, infatti, continuano a pervenire quesiti e richieste che emergono nel corso delle sedute dei consigli comunali nella fase di deliberazione di adesione alla proposta regionale.
In particolare i Sindaci stanno rappresentando l’urgenza di risolvere le questioni connesse a piani finanziari, tariffazioni e bilanci 2023 rispetto ad adempimenti comunali di imminente scadenza. Segnalazioni che mostrano chiaramente come ci siano delle criticità nel percorso di adesione dei Comuni ad Arrical (questo il nome dell'autorità).
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«Pertanto – chiosa Papasso, nell'interpretare un comune sentire – ci permettiamo di suggerire nuovamente la costituzione di un organismo provvisorio composto dai sindaci dei Comuni capoluogo e da una ristretta rappresentanza di Anci». A questo, infine, i sindaci calabresi auspicano che si affianchi opportunamente l’organizzazione di un incontro da tenere in tempi brevissimi per concordare un percorso che sia davvero condiviso.
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