Avvenire di Calabria

Completato il restauro, a fine agosto, la venerata statua di Maria è stata consegnata alla comunità parrocchiale

Cardeto riabbraccia la “sua” Vergine Assunta

di Martina Fotia

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Quest’anno il mese di agosto, per la comunità di Cardeto, ha appresentato una doppia festa. L’appuntamento, ormai atteso da secoli, con la Solennità dell’Assunzione di Maria in cielo, per i fedeli ha assunto un significato ancora più importante. Dopo vari mesi, infatti, la statua della Vergine Assunta è tornata a Cardeto, in tutto il suo originario splendore. È terminato, infatti, il restauro iniziato nell’ottobre dello scorso anno.


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Il benvenuto si è celebrato nella piazza principale di Cardeto, in occasione dell’iniziativa del 3 agosto scorso, durante la quale sono state illustrate le varie fasi legate al restauro della venerata effigie. Era presente il restauratore, il professore Giuseppe Mantella. Insieme a lui, sono intervenuti anche don Domenico Rodà, direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della diocesi di Reggio Calabria-Bova e don Domenico Nucara, professore di Teologia dogmatica. A fare gli onori di casa, ci hanno pensato il parroco don Antonino Ventura e il sindaco Daniela Arfuso.

«Il compito dell’arte sacra, non si limita ad un semplice fattore estetico, ma deve condurre il fedele a Dio e il restauro per la Chiesa è la promozione di questa “bellezza”» ha detto, nel prendere per primo la parola, don Domenico Rodà. L’arte, del resto, ha aggiunto il sacerdote e teologo Domenico Nucara, «aiuta il fedele a comprendere la verità che Dio consegna nel dogma, come nel caso dell’Assunzione di Maria in cielo, ancora oggi difficile da comprendere per i fedeli». Con la sua Assunzione, ha aggiunto, «viene sottolineata l’importanza della dimensione corporale. In particolare, del corpo considerato come un tempio che va santificato e curato».

Le fasi del restauro della Vergine Assunta di Cardeto

Il restauro della statua dell'Assunta, così cara alla comunità di Cardeto, si è svolto in più fasi. A illustrarle il professor Mantella che, in questi mesi, si è preso cura dell’opera. Il primo problema, ha detto, «è stato il ripristino del colore originario, quello voluto dall’artista». È stato necessario, ha spiegato, «effettuare una diagnosi ai raggi ultravioletti, in quanto la Vergine presentava ben sette strati di colore differenti, aggiunti nel tempo». Oggi, la statua si ripresenta in tutta la sua originaria bellezza. Tuttavia, i cardetesi l’hanno potuta riabbracciare solo da pochi giorni. In quanto per via di alcune formalità necessarie, non è stato possibile riconsegnarla il giorno del convegno.


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Accolta, tra la gioia e la commozione dei presenti, la Madonna Assunta di Mallemace è tornata nella chiesa parrocchiale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Cardeto, dove da giorni, i fedeli, continuano il loro pellegrinaggio, rivolgendo parole di preghiera in cerca di conforto e speranza, dopo un altro anno di pandemia e l’estate segnata dai roghi.

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