Avvenire di Calabria

Sdegno nella comunità, il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Oliva: ''Patrimonio religioso impoverito gravemente''

Caulonia, rubata statua settecentesca del patrono Sant’Ilarione

Redazione Web

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Furto sacrilego a Caulonia, dove ignoti hanno rubato la statua settecentesca del santo patrono, Sant’Ilarione. Il simulacro in materiale ligneo, attribuito all’artista serrese Vincenzo Scrivo, è stato trafugato dal monastero che sorge nella frazione San Nicola, in prossimità del fiume Allaro. A dare la notizia, durante la celebrazione eucaristica officiata a conclusione di un pellegrinaggio, è stato Padre Frederic Vermorel, un eremita di origine francese che da diversi anni vive nell’antico romitorio.

"La notizia del furto della statua lignea settecentesca di Sant'Ilarione, conservata nell'omonimo Eremo nel territorio del comune di Caulonia, mi addolora profondamente. Se un furto è sempre un male verso chiunque venga perpetrato, è ancora più grave se riguarda un oggetto sacro, che appartiene al patrimonio storico-culturale ed alla fede di una Comunità". Lo afferma, in una nota, il, vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva. "Si tratta di un furto sacrilego - continua il presule - che offende il sentimento religioso e la fede del popolo devoto di Caulonia e di tutta la diocesi. Questo gesto sacrilego mi preoccupa perché come Chiesa sentiamo la responsabilità della cura e custodia di un patrimonio storico-culturale e religioso molto importante; d'altra parte, non vogliamo trasformare le nostre chiese, luoghi di preghiera e di ascolto della Parola di Dio, in musei con ridotti e rigidi orari di apertura e chiusura. Chiedo a chi ha compiuto il grave gesto di ravvedersi e di riportare la statua nella chiesetta dell'Eremo abitato e custodito da Fr. Frédéric Vermorel, che ha trasformato il luogo in uno spazio di silenzio, ascolto e preghiera; luogo che cura con amore, coinvolgimento personale e totale gratuità". "La statua di Sant'Ilarione - sostiene ancora mons. Oliva - rappresenta un bene che non arricchisce chi lo ha rubato, ma impoverisce gravemente il patrimonio religioso di tutta la Comunità".

«Un gesto riprovevole – afferma il sindaco Caterina Belcastro – che offende la Chiesa e l’intera Caulonia. Sono molto turbata, attonita e dispiaciuta per il grave gesto che segna la nostra comunità. L’auspicio – rimarca il primo cittadino – è che presto venga restituita la statuetta di Sant’Ilarione, che ha un prezioso valore simbolico e spirituale per i cauloniesi».

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