Avvenire di Calabria

Come ogni anno lo sportello che opera presso la chiesa di Sant’Agostino ha stilato un bilancio delle attività

Povertà, la fotografia del Centro d’ascolto “Scalabrini”: a Reggio Calabria l’Sos è donna

Supporto legale, distribuzione di alimenti e corsi di alfabetizzazione tra i principali servizi offerti

di Redazione Web

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Come ogni anno il Centro Scalabrini che opera presso la chiesa di Sant’Agostino, a Reggio Calabria, ha stilato un bilancio delle attività. Anche nel 2024 la principale richiesta di sostegno e di generi di prima necessità è da utenti donne: oltre 2mila. Dai permessi di soggiorno ai ricongiungimenti familiari. Il supporto legale rappresenta il 46,8% delle richieste, supera la distribuzione di alimenti.

Un punto di riferimento a Reggio Calabria

Il Centro d’ascolto diocesano “G.B. Scalabrini” per immigrati conferma il suo ruolo cruciale nell’accoglienza e nel sostegno a chi vive situazioni di disagio a Reggio Calabria. Nel 2024, il Centro ha registrato 3.257 passaggi, coinvolgendo utenti provenienti da 43 nazionalità diverse. Tra questi, le donne rappresentano il 63,5%, confermando una prevalenza femminile già emersa negli anni precedenti. Anche nel 2024, come nel 2023, infatti, si è registrata una significativa presenza femminile.



In particolare, le donne che hanno ricevuto assistenza, una o più volte, sono state 2.068, mentre gli uomini sono stati 1.189. Dati rilevanti emergono nella distribuzione per nazionalità: la comunità georgiana, con il 25,8% dei passaggi, si conferma la più presente, seguita da quella marocchina (23%) e dagli utenti italiani (15%). Cresce anche la presenza di cittadini provenienti dall’India (6,3%) e dalla Romania (6%), mentre diminuisce leggermente quella di utenti africani, spesso diretti verso altri centri di assistenza.

La principale richiesta: il supporto legale

Tra i servizi offerti, il supporto legale e amministrativo che rappresenta il 46,8% delle richieste, con particolare attenzione alle pratiche per permessi di soggiorno, cittadinanza e ricongiungimenti familiari ha superato ancora una volta la distribuzione di generi alimentari, che costituisce il 43,8% delle attività. Grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare e i benefattori locali, il Centro è riuscito a rispondere ai bisogni primari di molte famiglie. La formazione è un altro pilastro delle attività del Centro.


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Nel 2024, quattordici insegnanti volontarie hanno accompagnato 39 studenti nel doposcuola, mentre 44 adulti di diverse nazionalità, tra cui donne provenienti dal Marocco e dall’India, hanno partecipato ai corsi di alfabetizzazione in lingua italiana. Questi corsi, offerti gratuitamente, si svolgono due volte alla settimana, puntando a facilitare l’integrazione sociale e lavorativa.



Oltre all’ascolto e all’aiuto materiale, il Centro promuove il dialogo interculturale e interreligioso, elemento fondamentale per costruire una comunità accogliente e coesa. In un contesto territoriale complesso come quello reggino, il Centro Scalabrini rappresenta un punto di riferimento insostituibile per chi si trova in situazioni di vulnerabilità o cerca un’occasione di riscatto.

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