Ripresa una storica tradizione del Rotary reggino fondata sulla centralità dell’area dello Stretto nel bacino del Mediterraneo
di Redazione Web
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La “tre giorni” si è aperta con un concerto lirico del Conservatorio “Francesco Cilea” al cine-teatro Odeon
«Reggio Calabria rappresenta un ponte tra culture, religioni e civiltà, a dimostrazione del potere dello scambio e della convivenza. Oggi continuate questa tradizione costruendo ponti di comprensione e cooperazione, e insieme potete onorare la storia che vi circonda operando per un futuro di pace». Con queste parole, la presidente del Rotary International, Stephanie Urchick, in collegamento dagli Stati Uniti, ha aperto la conferenza internazionale “Giornate mediterranee” promossa dal Rotary Club Reggio Calabria. E organizzata con il Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38.
L’evento, della durata di tre giorni, ha chiamato a raccolta nella città dello Stretto leader rotariani provenienti dall’Albania, dalla Grecia, dal Kosovo, dal Marocco, dalla Serbia, dalla Spagna, dalla Tunisia, dalla Turchia e dall’Ucraina. Con uno struggente collegamento in remoto con una dirigente rotariana palestinese del Club di Betlemme.
Una tradizione che si rinnova
La conferenza è stata sostenuta dai Rotary Club di Messina, Palmi, Reggio Calabria Nord, Messina-Stretto di Messina e Messina Peloro. E ha ottenuto il patrocinio morale di oltre cento Rotary di tutto il mondo. Le “Giornate Mediterranee 2025” hanno ripreso una storica tradizione del Rotary reggino legata ai nomi di Nello Colomba, Giuseppe Tuccio e Giuseppe Franco. E fondata sulla centralità dell’area dello Stretto nel bacino del Mediterraneo.
A Palazzo Corrado Alvaro si sono alternati, moderati dalla giornalista del TG1 Giancarla Rondinelli, oltre venti speaker di altissimo livello nel corso dei panel dedicati al peacebuilding, alla cooperazione in ambito sanitario ed educativo, all’ambiente e all’energia, allo sviluppo economico nell’area del Mediterraneo.
Le sessioni a Palazzo Corrado Alvaro
I lavori sono stati presieduti da Giampaolo Latella, presidente del Rotary Club di Reggio Calabria. E aperti dagli indirizzi di saluto di Maria Pia Porcino (governatore del Distretto 2102), Dino De Marco (governatore eletto), Gianfranco Saccomanno (governatore nominato) e Monica Falcomatà (presidente del Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38). A introdurre i panel è stato il past governor Luciano Lucania nella qualità di chairman distrettuale della Fondazione Rotary. Lo strumento attraverso il quale vengono realizzati in tutto il mondo interventi di service nelle sette aree di azione individuate a livello internazionale. Quindi: costruzione della pace, prevenzione e cura delle malattie, acqua, salute materna e infantile, educazione, sviluppo economico e comunitario, ambiente.
La “tre giorni” si è aperta con un concerto lirico di alto valore artistico e simbolico dei talenti del Conservatorio “Francesco Cilea” al cine-teatro Odeon. Serata nel corso della quale è stata consegnata dagli scout ai ragazzi dell’Interact la “fiaccola della pace” di Peace Run. E si è conclusa con la visita al Museo archeologico nazionale per gli ospiti internazionali che hanno contribuito a promuovere nel mondo l’immagine di Reggio Calabria.
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