
Secondo incontro per il Progetto UrbanLab BiodiverCity
Il Laboratorio UrbanLab sta lavorando secondo un approccio spaziale per una nuova naturalità delle aree urbane Si è tenuto,
La professoressa Franca Panuccio ha indirizzato un suo intervento all'Avvenire di Calabria per commentare l'indagine "Magnifica" che ha acceso i rifletturi su presunti concorsi truccati all'Università "Mediterranea" di Reggio Calabria.
Nella confusione delle parole “accademiche” che in questi giorni stiamo sentendo, nel proliferare di articoli pubblicati quotidianamente su giornali on- line e non, spesso più attenti a dare spettacolarità alle notizie sull’inchiesta giudiziaria "Magnifica" relativa all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, anziché ad offrire una reale comunicazione - nel silenzio di tanti - ho sentito crescere dentro di me l’esigenza di condividere con chi leggerà, alcune semplici riflessioni.
Voglio affidare queste mio scritto all’Avvenire di Calabria, proprio perché la mia appartenenza al mondo ecclesiale e universitario - non importa in quale Università io operi – lo richiede. Scrivo da laica libera, cittadina innamorata della bella Reggio, con la consapevolezza di quali siano le responsabilità di noi professori Anziani (in senso evangelico), che crediamo nel valore della docenza e della didattica quali strumenti che consentono la trasmissione del Sapere che fonda la Speranza dei nostri Giovani, convincendoli che “vale ancora la pena “ restare a Reggio.
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Mi inquieta e mi rattrista l’indignazione, la delusione e l’amarezza che i giovani studenti hanno espresso sin da subito, mentre mi da’ conforto il loro desiderio (come ho letto in un articolo di Anna Foti), «di capire meglio cosa stia accadendo, dentro l’università alla quale hanno affidato il loro futuro e per la quale temono il sopravvento di soliti e radicati pregiudizi, che relegano il Sud sempre dietro e sempre in fondo».
Espressioni pesanti, almeno dal mio osservatorio di docente pendolare dell’Area dello Stretto, ormai da quasi quarant’anni. E voglio partire proprio dalle parole che il nostro arcivescovo, monsignor Fortunato Morrone, ha pronunziato a gennaio di quest’anno, in occasione della messa per gli universitari reggini.
«Università (dal latino universitas) – ha detto - significa universo, in cui ciascuno di noi è una piccola parte in cui la vera sfida è la condivisione delle conoscenze». Quel sapere che è vita se viene donato con competenza, professionalità e voglia di creare una sincera trasmissione di saperi, nel rapporto di relazione che si crea fra docente e discente.
Diviene così servizio alla Persona che sogna e crede, per promuoverne la sua dignità: «Il bene più prezioso che l’uomo possiede» (n.552 compendio della Dottrina sociale della Chiesa). L'esperienza dimostra che il lavoro di formazione è possibile se è accompagnato «dalla sollecitudine per l'uomo amato come fratello»: il che significa nel nostro contesto - come Papa Francesco ha ricordato in occasione di un incontro con alcuni studenti universitari lo scorso 25 aprile - «non semplicemente vedere, ma guardare; si tratta non solo di sentire, ma di ascoltare; non basta incontrare o passare accanto alle persone, ma occorre fermarsi per impegnarsi con loro sulle cose che contano veramente».
Guardare, ascoltare, impegnarsi ogni giorno in maniera creativa a volte portando le proprie delusioni, le proprie stanchezze da condividere, senza paura, nella consapevolezza dei propri limiti, ma con grande apertura di cuore.
PER APPROFONDIRE: Messa universitari reggini, Morrone: «Il vero sapere è l’amore»
Questa è la cultura dell’incontro, che porta in sé la sfida altrettanto importante della verità di quanto si trasferisce. Ed è compito di ogni adulto trasmettere con autenticità anche quando ciò che dirà è scomodo, non sempre sarà condiviso, ma è espressione di impegno e sforzo comunque, di ricerca reale di trasparenza.
Ognuno di noi conosce tanti docenti anche in questa università, che da sempre continuano a dare risposte credibili ai nostri studenti, uomini e donne che ogni giorno investono i loro talenti, donando a piene mani i loro saperi, condividendone le aspettative e dando consistenza ai loro sogni.
La Magistratura ha avviato e porterà a termine la propria indagine alla ricerca di verità e di responsabilità, ma intendo esprimere a chi crede nel nostro lavoro e lo svolge da sempre con perizia e con l’Amore che crea relazione (come ci ha ricordato Sua Eccellenza), vicinanza alla mortificazione - che è anche la mia - che ognuno di loro vive in questo momento.
La Cultura è il bene più prezioso che l’Università ci consente di trasferire nel rapporto con i più giovani e si arricchisce con la testimonianza silenziosa e operosa. Ai tanti figli-studenti della nostra Terra, mi sento di chiedere di continuare a credere che la Verità rimane il valore fondamentale, a cui non bisogna rinunciare, anche in un percorso in salita, come è nella nostra Calabria, che diviene certamente più faticoso, ma in cui vale la pena investire, per conseguire i risultati meritati.
* Docente Università di Messina
Il Laboratorio UrbanLab sta lavorando secondo un approccio spaziale per una nuova naturalità delle aree urbane Si è tenuto,
Un’iniziativa dell’Ateneo reggino in collaborazione con Caritas Diocesana di Reggio Calabria – Bova, Next ODV e Banca Etica.
Domani a Reggio Calabria la Santa Messa con il mondo universitario presieduta dall’arcivescovo metropolita di