Avvenire di Calabria

Le persone che si sono registrate sul portale dedicato per comunicare il rientro alla residenza sono +385

Covid-19: ancora tre nuovi casi nella regione Calabria oggi

Redazione Web

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In Calabria ad oggi sabato 9 maggio 2020 sono stati effettuati 42.993 tamponiLe persone risultate positive al Coronavirus sono 1.129 (+3 rispetto a ieri), quelle negative sono 41.864.
Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
- Catanzaro: 39 in reparto; 60 in isolamento domiciliare; 85 guariti; 33 deceduti.
- Cosenza: 12 in reparto; 276 in isolamento domiciliare; 142 guariti; 30 deceduti.
- Reggio Calabria: 12 in reparto; 2 in rianimazione; 128 in isolamento domiciliare; 106 guariti; 16 deceduti.
- Crotone: 5 in reparto; 28 in isolamento domiciliare; 74 guariti; 6 deceduti.
- Vibo Valentia: 50 in isolamento domiciliare; 20 guariti; 5 deceduti.

Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi. Il paziente di Taranto è stato dimesso.
Si precisa che al Policlinico di Germaneto sono stati ricoverati due pazienti provenienti da altre province.
Nel numero dei casi testati attraverso tampone, sono compresi 1342 riferiti ai rientrati presso la propria residenza. Le persone decedute vengono indicate nella provincia di provenienza e non in quella in cui è avvenuto il decesso.

 
I soggetti in quarantena volontaria sono 8.288 così distribuiti: - Cosenza: 1.481 - Crotone: 2.206 - Catanzaro: 2.207 - Vibo Valentia: 546 - Reggio Calabria: 1.848.
Dall'ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare il rientro alla residenza sono +385; quelle registratesi per motivi di lavoro, salute e attività istituzionali sono +168, per un totale di 553. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

La sentenza del Tar
«Prendiamo atto della decisione del Tar, ma non nascondiamo il rammarico per una pronuncia che provoca inevitabilmente una battuta d'arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo due mesi di lockdown e dopo immensi sacrifici da parte dei cittadini.
Una scelta così importante spettava alla Corte costituzionale, l'unico organo in grado di fare chiarezza sul rapporto tra governo centrale e Regioni. Valuteremo, pertanto, la possibilità di sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Consulta».

«Il Governo Conte, comunque, ha poco da esultare: si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l’ordinanza ha avuto validità.
Per quanto mi riguarda, contesto con forza la decisione politica di impugnare l'ordinanza in esame e la volontà, da parte del Governo, di imporre le proprie decisioni con pervicacia e violando l'autonomia della Regione Calabria. La mia regione, in ogni caso, ha vinto, perché ha messo le esigenze del Sud al centro del dibattito e ha fatto emergere la necessità di discutere a fondo la Fase due.
La Calabria e il Sud hanno vinto perché hanno dimostrato di voler lavorare e di non pretendere politiche di assistenza».

Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

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