Avvenire di Calabria

Il nuovo organismo diocesano è stato istituito dal vescovo Francesco Oliva in attuazione

Diocesi di Locri – Gerace, nasce la commissione contro le mafie

Il presule ha inoltre provveduto ad effettuare nuove nomine in diverse realtà comunitarie della diocesi

di Redazione Web

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Diocesi di Locri – Gerace, nasce una nuova commissione diocesana conto ogni forma di mafie. È stata istituita con decreto dal vescovo monsignor Francesco Oliva che ha provveduto anche a nuove nomine.

Le nomine del vescovo di Locri – Gerace, monsignor Francesco Oliva hanno interessato diverse parrocchie e istituti diocesani. Padre Dawinso Licona Sierra è stato nominato Parroco di "Santa Maria di Loreto" in Platì e Moderatore della Comunità di Parrocchie di Platì, Natile e Natile Nuovo. Son Bruno Sculli è il nuovo Parroco della Parrocchia "Santissimo Salvatore" in Africo. Don Gianluca Gerace è stato nominato Amministratore Parrocchiale di "San Basilio Magno" in Placanica.


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Le altre nomine di monsignor Oliva hanno riguardato padre Cletus Maria David, nuovo Parroco di "Santa Maria del Soccorso" in Bianco Fraz. Pardesca, padre Francesco Perico, Rettore del Santuario Diocesano "Santa Maria delle Grazie" in Caraffa del Bianco. Eugenio Salmaso è stato invece nominato Amministratore Parrocchiale di "Sant'Agata vergine e martire" in Sant'Agata del Bianco.

L’ulteriore nomina è relativa al Delegato per la formazione permanente del Clero, si tratta di don Fabrizio Cotardo.

Diocesi di Locri, funzioni e compiti della neo commissione contro le mafie

Monsignor Francesco Oliva, ha istituito inoltre, la Commissione diocesana per l’attuazione delle linee guida “No ad ogni forma di mafie!”, l’ultimo documento in materia della Conferenza Episcopale Calabra (CEC).

Tale Commissione, che entra a far parte a pieno titolo degli organismi collegiali di Curia, avrà come obiettivo la cura dell’applicazione, sul territorio diocesano, dei documenti già emanati dalla CEC in materia di pietà popolare, liturgia, pastorale e lotta alla ‘ndrangheta e alla mentalità mafiosa che spesso condiziona anche le realtà ecclesiali.Tale obiettivo dovrà concretizzarsi con il perseguimento di molteplici finalità intermedie necessarie al raggiungimento del fine principale: innanzitutto attraverso azioni di tipo formativo, verso laici e presbiteri soprattutto, e un impegno di vigilanza degli ambiti sensibili, a partire dalle forme di espressione della pietà popolare e della modalità di celebrazione dei sacramenti.

Il nuovo organismo diocesano – si legge in una nota della diocesi di Locri – Gerace – è pensato per dare stabilità a un impegno riformatore e purificatore che non si limiti al testo dei documenti, che pure hanno segnato una svolta nel cammino della Chiesa calabrese; le cui linee pastorali erano già presenti, seppur in forma aurorale ma ben chiara e definita, sin all’inizio del Novecento. La Commissione garantirà un progressivo e continuativo lavoro per sensibilizzare le coscienze secondo il Vangelo e per il perseguimento del bene comune.


PER APPROFONDIRE: Chiesa e mafia, intervista esclusiva al procuratore Gratteri: «La Chiesa ha fatto passi da gigante»


La Commissione diocesana per l’attuazione delle linee guida “No ad ogni forma di mafie!” è formata da: don Tonino Saraco (Direttore Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro; don Nicola Commisso Meleca (Direttore Ufficio Liturgico); don Giovanni Armeni (Assistente diocesano Settore Giovani di AC); Sig.ra Loredana Calabrò, Sig.ra Manuela Cherubino, Sig.ra Stefania Grasso e Sig. Stefano Archinà. I primi responsabili di ambiti specifici di pastorale e i secondi scelti tra fedeli sensibili e impegnati in ambito sociale e politico e disposti a giocare un ruolo fondamentale nella crescita della coscienza civile ed evangelica delle comunità parrocchiali, degli organismi e delle associazioni laicali come dell’intera chiesa diocesana.

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