Avvenire di Calabria

Diocesi: mons. Alberti (Oppido-Palmi) agli studenti, “vivere il cammino scolastico non come un peso, ma come una opportunità per diventare ‘grandi'”

di Redazione Web

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Inizia citando il detto “Chi ben inizia, è già a metà dell’opera” il messaggio del vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, mons. Giuseppe Alberti in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico: “l’importanza degli inizi, dei primi passi è fondamentale in ogni campo: per un bambino che vuole imparare a camminare; per un ragazzo che vuole praticare uno sport; per un giovane che cerca una relazione sentimentale seria; per un adulto che desidera intraprendere una nuova attività lavorativa”. Il presule rivolgendosi agli studenti li invita a “vivere il cammino scolastico non come un peso, ma come una opportunità per diventare ‘grandi’: crescere nella curiosità di sapere cose nuove e di scoprire la bellezza delle parole e della poesia, della natura e dei suoi segreti, della capacità di affinare lo sguardo sulla realtà e avere un pensiero che non dipenda da altri”. Ai genitori l’invito a incoraggiare i figlio ad “impegno e responsabilità, senza timore che facciano troppa fatica: la mente allenata e lo sforzo nell’apprendimento prepara per la vita. Non manchi una leale collaborazione con gli insegnanti, chiamati a tirare fuori il meglio di chi è loro affidato”. Una parola anche agli insegnanti e a chi parte dei collaboratori scolastici: “la cosa più bella da insegnare è il desiderio di sapere, quella ‘sana curiositas’ che spinge a cercare, a capire. Questo avviene con la competenza personale e con la passione del cuore”. E poi una una parola a tutti perché “la formazione vera è quella integrale, in cui la testa non prevalga sul cuore, il pensiero non mortifichi la vita, il sapere cose non sia a scapito delle persone”. “Ecco – conclude – l’augurio che faccio a tutti i protagonisti di questo nuovo anno scolastico: mettercela tutta per valorizzare i molteplici doni di intelligenza e di sensibilità che il buon Dio ha messo dentro ognuno di noi, così da essere persone capaci di costruire una società migliore perché più umana e fraterna”.

Fonte: Agensir

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