Nato a Pellaro, il 2 luglio 1941, monsignor Antonino Iachino festeggia ottanta primavere vissute al servizio della Chiesa reggina
Don Iachino festeggia ottant’anni: gli auguri della diocesi
Vi proponiamo i suoi ricordi di monsignor Giovanni Ferro, don Italo Calabrò e dei primi passi dalle Caritas sul territorio diocesano
di Federico Minniti
2 Luglio 2021
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Don Iachino festeggia ottant'anni: gli auguri della diocesi. Nato a Pellaro, il 2 luglio 1941, monsignor Antonino Iachino festeggia ottanta primavere vissute al servizio della Chiesa reggina.
Don Iachino festeggia ottant'anni
Ordinato sacerdote cinquantacinque anni fa (17 luglio 1966), attualmente è Canonico del Capitolo Metropolitano nonché Presidente del Centro diocesano per il Diaconato permanente.
Già vicario generale dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, per tantissimi anni è stato direttore della Caritas diocesana, succedendo all'amico e maestro di vita, don Italo Calabrò. Legato alle comunità parrocchiali che ha guidato con passione e lungimiranza, attualmente è impegnato come rettore della Chiesa del Carmine nel centro storico della città.
Giornalista pubblicista di vecchio corso, è attualmente il direttore della Rivista pastorale diocesana. Ricopre, inoltre, anche l'incarico di delegato arcivescovile per i Ministeri istituiti.
Gli anni "alla scuola" di monsignor Giovanni Ferro
«Era fatto così – ci ha spiegato don Iachino in una recente intervista parlando del Venerabile Giovanni Ferro – lui, appena vedeva un povero, si fermava. Non aveva mai fretta; e non è un modo di dire: spesso usciva con la sua macchina per andare a “recuperare” chi viveva una situazione di disagio. E li portava nel cortile della Curia. Quanti abitanti che recuperavano i loro diritti di cittadinanza grazie al vescovo Ferro che poi li affidava a don Italo Calabrò».
L'amicizia con don Italo Calabrò: «Recuperare la vita come un dono»
In un suo articolo scritto per Avvenire di Calabria, monsignor Iachino ricordò così don Italo Calabrò.
La caratteristica della sua spiritualità, che ha sempre cercato di condividere nella sua azione pastorale, era la considerazione della vita come dono e missione d’amore. Diceva: «Dobbiamo recuperare la dimensione della vita come dono, dono che Dio fa a noi attraverso i nostri genitori. Siamo stati tutti concepiti con un atto di amore! La vita che è in forma diversa secondo la varietà delle situazioni in cui ci troviamo, dev’essere considerata un dono: dono alla propria sposa, dono ai propri figli, alla propria comunità, al territorio in cui si vive, dono di consacrazione totale per i preti, per le suore, ma sempre di consacrazione anche per la vita coniugale, del lavoro, dell’insegnamento, di ogni altra attività. Tutta la vita è dono di Dio, è dono che noi facciamo agli altri».
L'impegno con gli ultimi: «Mi dissero che il pazzo ero io»
Ecco come don Iachino racconta la nascita della case accoglienza della diocesi: «Come Caritas non accettammo mai di mutuare il metodo dell’Ospedale Psichiatrico. Non furono assunti infermieri, né psichiatri, ma operatori che condividevano l’idea di fondo: ricreare lo spirito familiare per questi uomini e queste donne. Così ciascuno di loro era responsabile della propria casa. Ricordo che il dottor Quattrone, psichiatra e direttore del manicomio, mi disse: «Il vero pazzo, qua, sei tu» quando nel maggio del 1987 nacque “Casa Corigliano”, alloggio per 9 pazienti, avviato senza alcun sostegno pubblico. Ma, col tempo, il professionista reggino, divenuto mio parrocchiano, cambiò idea».
Cerimonia di premiazione degli alunni che hanno partecipato al concorso scolastico bandito anche quest’anno dal Serra International. Un video si è aggiudicato anche il primo premio nazionale.
Sette anni fa la pagina dolorosa della storia di Reggio Calabria, legata all’accoglienza. In riva allo Stretto giungevano 45 salme di migranti morti in uno dei tanti viaggio della speranza.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.