Avvenire di Calabria

L’iniziativa fortemente sostenuta dai vescovi calabresi ha registrato la presenza costante del docente e scrittore Nembrini

Don Leuzzi: «Più di mille docenti di religione all’iniziativa della Cec»

Gli insegnanti di religione ripartono, quindi, dalla formazione vissuta in modo comunitario dopo la lunga pausa del Covid-19

di Federico Minniti

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Don Emanuele Leuzzi è un sacerdote di Oppido Mamertina - Palmi. Parroco a Delianuova, dirige l’ente morale “Famiglia Germanò” che si occupa degli ultimi ed è il responsabile per la sua diocesi e la Calabria intera del Servizio Irc (docenti di religione) per conto dei vescovi.

Docenti di religione, il commento di don Leuzzi al ciclo formativo con Nembrini

Nelle ultime settimane è stato impegnato per l’organizzazione e la realizzazione del percorso formativo destinato agli insegnanti di religione calabresi. Un ciclo di incontro tripartito nelle tre metropolie (Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria) col coinvolgimento di tutte e dodici le diocesi di Calabria. «La risposta dei docenti è stato entusiasmante: sono stati un migliaio i partecipanti agli incontri di queste settimane», afferma don Leuzzi.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


L’iniziativa fortemente sostenuta dai vescovi calabresi ha registrato la presenza costante di Franco Nembrini: «Abbiamo affrontato il tema della sensibilità narrativa aggiunge il sacerdote come strumento di coinvolgimento dei ragazzi».

Secondo don Leuzzi, infatti, la fase che stiamo vivendo è la più delicata degli ultimi decenni: «Rischiamo di veder crescere una “generazione da pigiama”. La didattica a distanza, purtroppo, ha avuto degli effetti collaterali che ovviamente non si potevano calcolare vista l’onda emergenziale che ci ha travolto. Oggi è opportuno far tornare la “voglia di vivere” ai nostri ragazzi».

Un’apatia che, tra i banchi di scuola, spesso passa sottotraccia: «Bisogna imparare ad ascoltare i segni che gli alunni ci lanciano. Spesso il non detto ci dice molto di più delle risposte alle nostre domande».


PER APPROFONDIRE: Nembrini, padre Spadaro e Monda a Reggio Calabria per parlare di educazione


Gli insegnanti di religione ripartono, quindi, dalla formazione vissuta in modo comunitario: «Già l’esserci ritrovati personalmente è stata una vittoria. Ancor più perché abbiamo notato grande entusiasmo e passione nei docenti pronti ad affrontare le tantissime sfide che li attendono: oggi il ciclo di una generazione non dura più dieci anni, ma di anno in anno vanno ricalibrati gli interventi educativi».

Articoli Correlati