Avvenire di Calabria

Graziano Di Natale (IoRestoInCalabria) e Giuseppe Nucera (La Calabria che vogliamo) intervengono sulla questione degli stabilimenti balneari

Estate 2020: sicurezza dal Covid-19 ma anche previsioni di futuro

Redazione Web

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Le analisi per il prossimo fine settimana in arrivo a detta degli esperti parlano di un primo vero assaggio di bella stagione anche in riva allo Stretto. L'emergenza Covid-19 che costringe ancora il paese in lockdown allo stesso tempo chiama a disegnare i possibili scenari futuri. Alle nostre latitudini la prossima stagione estiva apre domande importanti tra vecchi e nuovi problemi. Nelle ultime ore sulla questione diversi sono gli interventi al riguardo.

«È necessario prevedere misure economiche e specifiche iniziative di sostegno in favore dei titolari degli stabilimenti balneari calabresi al fine di consentir loro di fronteggiare le pesanti ripercussioni causate dall’emergenza Covid-19 che stiamo vivendo». A dirlo è il consigliere Graziano Di Natale (IoRestoInCalabria), Segretario-questore dell’Assemblea regionale, sottolineando: «la Calabria è la regione che vanta uno dei più estesi perimetri costieri d’Italia e oggi la crisi che stiamo attraversando e l’incertezza sul futuro pregiudica una intera categoria di imprenditori che rappresenta un elemento strategico per la fruizione più corretta del mare e quindi per valorizzare quella che è la principale attrattiva turistica della regione».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Giuseppe Nucera (La Calabria che vogliamo). «L’emergenza Coronavirus stringe gli italiani in una morsa tra problematiche legate alla sanità e una crisi economica che si preannuncia devastante. Alle porte una stagione estiva 2020 più che complicata e con dei numeri in termini di produzione economica fortemente ridotti rispetto agli ultimi anni».

Prosegue Nucera: «Anche se l’emergenza Coronavirus purtroppo ancora non rende chiare tempistiche e modalità di quello che sarà il ritorno alla normalità, bisogna iniziare a lavorare per farsi trovare pronti in vista dell’estate. Montaggio e manutenzione di uno stabilimento balneare -sottolinea l’ideatore della piattaforma “La Calabria che vogliamo” - richiedono un investimento in termini di tempo, risorse economiche e umane. Non si potrà aspettare l’ultimo secondo per dare il via libera ai lavori, altrimenti la stagione estiva sarà compromessa in partenza. In alcune regioni d’Italia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto ed Abbruzzo, i lavori di manutenzione sono già iniziati. Sono certo che anche in Calabria, attraverso un’apposita ordinanza della Regione, si possa iniziare presto a lavorare in vista della prossima estate».

In Calabria, spiega l’ex presidente di Confindustria Reggio Calabria «sono circa 2500 gli stabilimenti balneari, più di 20 mila le unità lavorative» e aggiunge: «se per l'estate 2020 saranno confermate le prescrizioni della distanza di sicurezza tra persone, per garantire il mantenimento della forza lavoro del 2019 serve una deroga che conceda agli stabilimenti balneari maggiori spazi e aree di concessione demaniale».

Da Catanzaro intanto l'assessore al turismo e alle attività economiche Fausto Orsomarso, annuncia l’avvio di una serie di confronti e conference call con i rappresentanti di tutti i settori coinvolti, dalle imprese ricettive e alberghiere a quelle balneari, dai tour operator alle agenzie di viaggio. Proprio per oggi è previsto un incontro con i sindacati e domani, venerdì, con le associazioni di categoria.

«Diamo vita ad una vera e propria unità di crisi del settore» spiega l’assessore Orsomarso - le cui proposte arriveranno nella prossima settimana sul tavolo della task force economica presieduta dalla presidente Santelli. «Noi guardiamo con fiducia alla possibilità di poter recuperare parte della stagione estiva 2020, prevedendo una ripresa graduale almeno a metà giugno e adeguando le attività alle eventuali misure di distanziamento sociale che saranno ancora in atto».

«Non possiamo naturalmente decidere da soli - prosegue Orsomarso -, ma anche in Calabria vogliamo supportare le proposte avanzate a livello nazionale, che prevedono la possibilità per gli operatori di accedere alle strutture balneari e alle spiagge per prepararle e attrezzarle in vista della "fase 2" e la necessità di dare una chiara indicazione ai Comuni affinché vengano estese le concessioni al 2033 per dare certezza alle imprese e consentire l’utilizzo degli strumenti del Dl liquidità».

«Inoltre - aggiunge l'assessore Orsomarso - considerato che con ogni probabilità sarà ancora necessario evitare l’assembramento di persone, bisognerà pensare ad una nuova definizione dei distanziamenti, alla previsione degli eventi da consentire, ma anche il sostegno alle attività di sanificazione delle strutture e di informazione all’utenza. Naturalmente sono necessarie misure di sostegno, di carattere nazionale ed europeo, per consentire alle imprese del settore turistico e ricettivo di superare la crisi». 

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