Avvenire di Calabria

A Gallico Superiore è andata in scena un’esibizione di grande intensità per la settima edizione de La Musica al Centro

Al Santuario della Madonna della Grazia, Giubileo tra musica e fede

Presso il luogo di culto giubilare, una serata animata da musicisti professionisti e giovani sotto la direzione del maestro Alessadro Bagnato

di Redazione Web

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Grande partecipazione e coinvolgimento per il concerto del 31 maggio al Santuario della Madonna della Grazia di Gallico Superiore, nell’ambito del programma giubilare della diocesi di Reggio Calabria-Bova. Un momento di bellezza e fede, che ha unito musica, giovani e spiritualità.

A Gallico, concerto tra musica e fede nel segno del Giubileo

Si è concluso con un lungo applauso il concerto promosso dall’A.Gi.Mus. – sezione Città Metropolitana di Reggio Calabria, ospitato sabato 31 maggio presso il Santuario della Madonna della Grazia a Gallico Superiore, una delle otto chiese individuate dall’arcivescovo Fortunato Morrone per l’Anno Giubilare.



L’evento ha rappresentato la terza tappa della 7ª edizione di La Musica al Centro, rassegna musicale curata dal maestro Alessandro Bagnato, presidente dell’associazione, insignito quest’anno del Sangiorgio d’Oro, massima onorificenza della città di Reggio Calabria.

Una serata di spiritualità e talento giovanile

Dopo la concelebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote don Angelo Pensabene, hanno animato la serata gli oboisti Renato Esposito e Demetrio Mordà, il chitarrista battente Alessandro Santacaterina, l’Orchestra d’Archi “Pasquale Benintende” diretta dal maestro Bagnato, il Coro San Paolo diretto da Carmen Cantarelle e la Corale Polifonica Mater Dei con le maestre Caterina Zeffiro e Maria Flavia Bellantone.


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Un momento particolarmente applaudito è stata la prima esecuzione assoluta di Canarios di Gaspar Sanz, arrangiata per chitarra battente e orchestra. Il programma ha incluso anche musiche di Antonio Vivaldi, Gaspar Sanz e Santiago de Murcia, con esecuzioni che hanno evidenziato la sensibilità e la maturità musicale dei giovani protagonisti.

Il messaggio di bellezza e speranza dell’A.Gi.Mus.

Il concerto ha chiuso simbolicamente il pellegrinaggio mariano delle parrocchie di Porto Salvo, San Nicola e San Biagio. L’iniziativa si è inserita nel solco del messaggio lanciato dal compianto papa Francesco, che esortava i giovani a coltivare i talenti e la creatività «spinti non dagli idoli, ma dalla passione per la bellezza, la fratellanza e l’amore universale».

Con questo appuntamento, l’A.Gi.Mus. conferma il suo impegno nella valorizzazione dei giovani artisti del territorio, dando loro spazio in contesti sacri e carichi di significato. L’orchestra “Benintende”, che porta il nome dell’illustre musicista catonese Pasquale Benintende, ha saputo offrire al pubblico momenti di grande intensità e professionalità.

Un percorso condiviso con i giovani

«Un’esperienza straordinaria». Così il maestro Alessandro Bagnato, presidente della sezione reggina dell’A.Gi.Mus., ha definito il concerto del 31 maggio tenutosi nel Santuario della Madonna della Grazia di Gallico Superiore, nell’ambito del programma La Musica al Centro. «È stata una serata speciale – afferma – non solo per la partecipazione del pubblico che ha gremito la chiesa in ogni ordine di posti, ma anche per l’energia che si è sprigionata tra i musicisti. L’orchestra Pasquale Benintende, astro nascente del nostro territorio, ha dimostrato grande professionalità, competenza e passione».

Un’occasione, spiega Bagnato, «per valorizzare giovani e giovanissimi, insieme a colleghi professionisti, in uno scambio fecondo tra generazioni. Ho avuto il piacere di lavorare con musicisti che, oltre all’abilità tecnica, hanno portato sul palco amore per lo strumento e voglia di condividere. È raro oggi vedere questo spirito autentico: sabato è accaduto».

Il maestro racconta anche un aspetto meno scontato del concerto: «Abbiamo voluto coinvolgere non solo il pubblico, ma gli stessi musicisti, i colleghi, gli appassionati. È un messaggio forte: suonare non deve essere solo prestazione, ma anche piacere e motivazione profonda. Ricordiamoci cosa ci ha spinto da giovani verso questa nobile arte: la voglia di fare musica». Tra i momenti più intensi, l’interpretazione dei giovani talenti reggini come Renato Esposito, Demetrio Mordà e Alessandro Santacaterina. «Insieme all’orchestra – osserva Bagnato – hanno saputo dare nuova vita a pagine di straordinaria bellezza. Questo è il senso di La Musica al Centro: creare percorsi per valorizzare i nostri artisti locali, accompagnarli, sostenerli, farli crescere con passione e dedizione».

La finalità della rassegna: «Legare musica e fede nell'Anno del Giubileo della Speranza»

La rassegna, come ribadisce anche il vicepresidente Salvatore Silivestro, è nata con una visione precisa: «Per questa settima edizione, con la direzione artistica del maestro Claudio Bagnato, abbiamo voluto fin da subito inserirci nel contesto dell’Anno Giubilare 2025, voluto dal compianto papa Francesco. Era per noi naturale legare la musica a un evento così significativo per la vita della Chiesa».

Dopo i primi due concerti – il 29 marzo alla chiesa di San Giuseppe al Corso e il 27 aprile a San Giorgio Martire Extra – Silivestro sottolinea come l’associazione abbia sentito il bisogno di dare un contributo concreto al cammino ecclesiale: «È stata un’occasione per sentirci parte viva della diocesi di Reggio Calabria-Bova e della sua comunità. Il tema scelto? La speranza, come più volte richiamato dal Santo Padre e dalla Cei».



Un messaggio che si rifletterà anche nei prossimi appuntamenti della rassegna musicale, che proseguirà nei mesi a venire all’interno di luoghi di culto, fino alle festività natalizie. Sempre nel segno della musica, della fede e del servizio alla comunità.

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