
Rivolta di Reggio, le storiche e dolorose giornate di una città che chiedeva ascolto e diritti
Il racconto del cronista Piero Ravenna pubblicato sul numero del 25 luglio del settimanale della diocesi reggina: «voce di una città che chiedeva ascolto»

I moti di Reggio 51 anni dopo. La data del 14 luglio è ancora impressa nella memoria dei reggini, soprattutto in quanti hanno vissuto una delle pagine più drammatiche della storia della città. «Ancora un 14 luglio, ancora una occasione per ricordare, un momento di riflessione per consentire anche a chi non ha vissuto le tormentate vicende del tempo di conoscere quelle pagine drammatiche della storia cittadina e italiana. Una storia che racconta di una Reggio sconfitta ma finalmente per una volta divenuta comunità» secondo i circoli Tradizione e partecipazione e Reggio 70.
Proprio per ricordare i giorni della rivolta, esattamente 51 anni dopo lo scoppio dei moti, questa sera alle 18, entrambi i sodalizi deporranno un omaggio floreale al monumento ai Moti di Reggio, sul lungomare cittadino. «Il tempo per ritrovare la propria identità dura all’infinito» dichiarano ancora nell’estendere l’invito a tutti i cittadini che vorranno partecipare a questo momento all’insegna del ricordo.

Il racconto del cronista Piero Ravenna pubblicato sul numero del 25 luglio del settimanale della diocesi reggina: «voce di una città che chiedeva ascolto»

A fine incontro tanti giovani hanno raggiunto gli autori nello stand per chiedere informazioni sulla

L’appuntamento vedrà diversi relatori a confronto sulla questione con un occhio al Mezzogiorno “La Rivolta
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