Avvenire di Calabria

L'invito del segretario della Uil della Calabria alla nuova classe politica parlamentare

Il nuovo Governo parli sin da subito al territorio e ai calabresi

Giovani e lavoro le priorità, ma serve «una vera e propria alleanza educativa in cui non esistano contrapposizioni e si spinga tutti dalla stessa parte»

di Santo Biondo *

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Il Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo auspica un'azione più incisiva per la Calabria da parte del futuro Governo nazionale. Giovani e lavoro le priorità, ma serve «una vera e propria alleanza educativa in cui non esistano contrapposizioni e si spinga tutti dalla stessa parte».

Le elezioni politiche del 25 settembre hanno cristallizzato un dato di fondo. L’elettorato calabrese ha bocciato quei partiti che hanno guidato la cosa pubblica in questi ultimi anni. Dall’analisi del voto emerge con chiarezza che il Movimento cinque stelle non può essere considerato solo il «partito del Reddito di cittadinanza», ma il partito di Giuseppe Conte. Anche in Calabria ha intercettato il consenso di un’ampia categoria sociale di cittadini bisognosi di aiuto e supporto, delusi dai partiti di centrosinistra.

Dal posto voto emerge la sfiducia dei cittadini per la politica

Centrosinistra che ha pagato non solo la scelta di non voler concorrere alle elezioni con una colazione allargata, ma l’essersi colpevolmente allontanato dal territorio e dalle sue istanze. Adesso si lecca le ferite, mentre il partito più importante si prepara ad un nuovo congresso con il rischio di perdere un pezzo a favore del terzo polo.


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Guardando al centrodestra, appare evidente che nella sua ala più moderata in Calabria ha tenuto, grazie anche ad una valutazione positiva del governo regionale e all’apertura di credito in attesa di risultati operativi concreti.

La Lega, invece, ha patito un calo consistente. L’idea di spingere con determinazione sull’autonomia differenziata, in particolare, ha svuotato il suo serbatoio elettorale in favore di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni in Calabria ha legato il suo risultato elettorale al dato nazionale, ma ha raccolto anche una grossa fetta di elettori delusi dal partito di Salvini.

C’è una richiesta di cambiamento rivolta a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italia anche dalla Calabria e in una fase assai delicata, contrassegnata dal caro bolletta, dalla guerra alle porte dell’Europa e da un’epidemia di Covid 19 che non può dirsi archiviata.

Chiusa la parentesi elettorale, è già tempo di dare risposte concrete ai cittadini. Tante sono le difficoltà con cui deve fare i conti la Calabria. Ma sono tante anche le opportunità inespresse. Certamente il prossimo Governo non potrà sottovalutare la “Vertenza Calabria” che tutta la politica, al di là dei colori, deve abbracciare e rilanciare.

Nuovo Governo, in Calabria 5 le priorità su cui lavorare

Cinque i punti chiave su cui mettersi al lavoro, così come richiesto dai sindacati: il rifacimento e l’ampliamento della Strada Statale Jonica; lo sviluppo e il reale finanziamento delle Zone economiche speciali, in particolare della Zes dell’area portuale di Gioia Tauro. Risorse certe perché si possa realizzare davvero una linea ferroviaria ad alta velocità e ad alta capacità fino a Reggio Calabria; la possibilità di investire velocemente e senza vincoli burocratici sulla produzione di energia da fonti rinnovabili.

Inoltre, bisogna concretamente impegnarsi per lo sblocco delle assunzioni e l’assorbimento del bacino dei precari della sanità, in particolare per i Pronto soccorso. Su questo fronte, senza tema di smentita, possiamo dire la precedente deputazione parlamentare calabrese non ha raggiunto gli obiettivi. I nostri deputati ed i nostri senatori non hanno saputo, o voluto, sostenere l’appello lanciato dai Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil che, da Siderno, hanno inteso riportare al centro dell’agenda politica il tema dell’arretratezza del Mezzogiorno, dei ritardi e delle sofferenze della Calabria.

La nuova sfida: un'alleanza educativa che guardi prima di tutto ai giovani

Un appello che, a parte qualche lucida attenzione, non è stata sostenuta da chi avrebbe potuto e dovuto farlo. I parlamentari calabresi devono fare sinergia, perché la Calabria, sino ad oggi, ha pagato troppo a causa dell’eccessiva frammentazione politica. Quella che si aprirà la prossima settimana dovrà essere una stagione politica di unità. Una stagione politica in grado di mettere al centro una rinnovata visione meridionalista nella gestione dei fondi europei, a partire dalle risorse del Pnrr. Così come massima attenzione dovrà essere posta alle giovani generazioni.


PER APPROFONDIRE: Elezioni politiche, le parole di Zuppi (Cei): «Agli eletti chiediamo alta responsabilità»


Una sfida che dovrà essere sposata da tutta la politica calabrese, nella convinzione che la formazione dei nostri giovani è il motore della crescita di tutto il nostro territorio. C’è bisogno, insomma, di un’alleanza, prima di tutto, educativa, che coinvolga politica locale e nazionale nel dialogo con le parti sociali. Solo tornando a parlare con il territorio, si potranno ottenere risultati importanti.

*Segretario Generale Uil Calabria

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