Reggio Calabria, la prevenzione “rosa” scende in piazza
Nella giornata del 4 novembre l’area lido della città dello Stretto ha ospitato un camper dove è stato possibile effettuare mammografie ed ecografie.
ln questi giorni si è tornati a parlare del progetto di riqualificazione della Strada Statale 106 Jonica include studi e interventi di miglioramento per il tratto compreso tra Reggio Calabria e Catanzaro Lido, con un investimento iniziale di 30 milioni di euro. Questo importo è già stato inserito nella sezione “studi e progettazioni” del nuovo contratto di programma Anas.
Il totale complessivo previsto nella legge di bilancio 2023 per l’ammodernamento della Statale 106 è pari a 3 miliardi di euro. L’investimento per questo tratto stradale si inserisce nel contesto del contratto di programma Anas 20212025, che prevede ulteriori finanziamenti destinati al miglioramento delle infrastrutture stradali in Calabria. Tali fondi, spiegano dal ministero dei trasporti, garantiranno significativi progressi nel potenziamento della rete viaria regionale, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e l’efficienza della circolazione, promuovendo lo sviluppo socioeconomico delle aree coinvolte.
Pierpaolo Zavettieri, sindaco di Roghudi e presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica, ha guidato recentemente la delegazione di sindaci convocati al Ministero dei Trasporti a Roma per discutere di riqualificazione e messa in sicurezza della Statale Ionica 106, nel tratto compreso tra Catanzaro e Reggio Calabria, attualmente tagliato fuori dal riammodernamento dell’arteria.
Dopo mesi di costruttiva interlocuzione con il ministro Salvini, sono state destinate nuove risorse per la progettazione della statale 106, con trenta milioni di euro inseriti nel contratto di programma MIT-ANAS 2021-2025. È un risultato storico che ci permette di puntare alla realizzazione dei tratti mancanti fra Reggio e Taranto.
PER APPROFONDIRE: Infrastrutture in Calabria, la Statale 106 “dimenticata”
Il nostro obiettivo è ottenere un progetto appaltabile e, successivamente, spingere per l’interconnessione tra la Ionica e la Tirrenica, favorendo così lo sviluppo dei territori. Anche se al momento non ci sono prospettive concrete per questo collegamento, continueremo passo dopo passo per realizzare prima la statale 106 e poi lavorare all’integrazione con la A2.
Sì, c’è già uno studio di fattibilità realizzato da ANAS, non un progetto. Riguarda il tratto Reggio Calabria- Catanzaro e serve a completare l’intera statale 106. È stato predisposto da ANAS per individuare il tracciato migliore e quantificare i costi dell’opera. Si andrà più nel dettaglio con i successivi livelli di progettazione.
I sindaci non hanno esaurito il loro compito, ma hanno già fatto molto per accelerare i tempi di progettazione, soprattutto dal 2022 in avanti, insieme al Corsecom e altri soggetti istituzionali. ANAS ha realizzato uno studio di fattibilità preliminare al PFTE (progetto di fattibilità tecnico-economica), che è un livello di progettazione appaltabile. Questo studio include valutazioni ambientali, analisi trasportistiche e dell’incidentalità. Dai dati emerge che il tratto Reggio Calabria-Lazzaro- Montebello-Melito è tra quelli con il maggior volume di traffico e alta incidentalità. Più che accelerare, il compito dei sindaci sarà vigilare affinché non ci siano nuove fasi di stallo, mantenendo l’impegno di tutti gli attori politici e istituzionali.
Durante l’incontro con il ministro Salvini e l’amministratore delegato di ANAS, Aldo Isi, i sindaci hanno chiesto che durante la fase di progettazione si tenesse conto delle esigenze del territorio. Non si chiede di sostituirsi ai tecnici, ma di essere coinvolti nella definizione degli aspetti sociali ed economici legati al progetto, che i sindaci conoscono meglio di chi osserva il progetto da lontano. ANAS ha assicurato che ci sarà un confronto previsto normativamente con la stesura del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP), fase che riteniamo cruciale per evitare che le decisioni siano calate dall’alto e garantire un vero confronto con il territorio.
Il territorio del Basso Ionio Reggino affronta un’emergenza in termini di incidentalità e isolamento, specie nei primi venti-trenta chilometri del tratto Reggio-Taranto, che hanno un alto volume di traffico. Con la realizzazione del ponte sullo Stretto, il traffico crescerebbe esponenzialmente. La realizzazione di una strada a quattro corsie in questo tratto eliminerebbe un imbuto che congestiona il traffico in molti periodi dell’anno. Tuttavia, indipendentemente dal ponte, la statale 106 dovrà essere completata, poiché resta una priorità infrastrutturale.
Nella giornata del 4 novembre l’area lido della città dello Stretto ha ospitato un camper dove è stato possibile effettuare mammografie ed ecografie.
Appuntamento con il cinema e riscoperta delle proprie origini al Cinema Metropolitano
Presentato presso la Questura di Reggio Calabria il progetto promosso dalla Fondazione Scopelliti.