Avvenire di Calabria

Uil e Cisl esprimono la propria solidarietà a don Giacomo Panizza e alla Comunità ''Progetto Sud''

Intimidazione a don Giacomo Panizza, ampio coro di solidarietà

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

«Tutta la Cisl calabrese – dichiara Tonino Russo, Segretario generale regionale dell’organizzazione sindacale – esprime la propria solidarietà a don Giacomo Panizza, alla Comunità “Progetto Sud”, alle operatrici e agli operatori del centro “Pensieri e parole”, fatti oggetto in questi giorni di intimidazioni che mirano, come purtroppo è già accaduto nei confronti dello stesso don Giacomo e di strutture in cui si svolgono le attività di “Progetto Sud”, a bloccare una realtà che costituisce un punto di riferimento e un esempio da seguire non solo per la Calabria, ma per l’intero territorio nazionale.

Nella certezza che animatori e collaboratori della Comunità non si faranno fermare da simili gesti vili e criminali, la Cisl auspica che sia fatta al più presto piena luce su mandanti ed esecutori e che anche altri beni confiscati alla criminalità organizzata possano essere destinati, come per il centro “Pensieri e parole”, ad attività di impegno sociale che – conclude Tonino Russo – testimoniano quotidianamente la possibilità di un modo di vivere solidale e accogliente».

A Don Giacomo Panizza, alle operatrici e agli operatori di “Progetto Sud” finiti ancora una volta nel mirino di stolti senza coraggio, esprimiamo la nostra piena vicinanza. A loro va il nostro attestato di solidarietà che, si badi bene, non è di forma ma di sostanza, un riconoscimento per il lavoro che Don Giacomo Panizza sta facendo in Calabria per il ripristino della legalità, per il convinto sostegno alla cultura del lavoro giusto e per il recupero dei giovani.
Ciò che ferisce la comunità di “Progetto Sud” ferisce tutti noi. Davanti a questo ennesimo attacco proditorio non possiamo che invitare Don Giacomo Panizza a non mollare, a proseguire la sua marcia sul percorso tracciato nella consapevolezza che la nostra Organizzazione sindacale sarà sempre dalla sua parte.
Oggi, poi, ci sentiamo di esprimere sentita fiducia in un pronto e risolutivo intervento della magistratura e delle forze dell’ordine, donne e uomini dello Stato a cui va il nostro plauso, convinti come siamo che abbiano tutte le capacità professionali e umane per fare luce su quanto accaduto a danno della comunità di “Progetto Sud”. Al Prefetto, poi, chiediamo di prestare la massima attenzione a quanto accaduto, non fosse altro perché quello di queste ore non è il primo degli attentati portati a compimento ai danni di Don Giacomo Panizza, della sua rete di collaboratrici e collaboratori e della sua esperienza di riscatto dall’oppressione mafiosa.
Ci rincuora il fatto di poter leggere fra le righe di quanto accaduto qualcosa di positivo. Quanto successo, infatti, per noi rappresenta il segnale che il fenomeno ‘ndranghetistico, contro il quale non si può abbassare la guardia e che richiede uomini e mezzi per poter essere definitivamente sconfitto, sta trovando argini sempre più forti a quello che, storicamente, è stato - e speriamo presto non sia più - il suo straripante potere intimidatorio.

Articoli Correlati