Avvenire di Calabria

Intitolata la sala stampa del Granillo al giornalista Tonio Licordari

Falcomatà: «In questo luogo ancora riecheggia l’eco della gesta e dell’operato dell’indimenticato cronista»

di Redazione Web

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Particolarmente emozionanti le testimonianze del figlio Natale e del responsabile della Gazzetta del Sud, Piero Gaeta

L’Amministrazione comunale ha intitolato a Tonio Licordari, storico ed indimenticato giornalista reggino scomparso nel 2016, la sala stampa dello stadio comunale “Oreste Granillo”. Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme al vicesindaco Paolo Brunetti ed al consigliere comunale delegato allo Sport, Giovanni Latella, è intervenuto ad una cerimonia che ha visto partecipare il figlio e la moglie di Licordari, il giornalista Natale e la signora Alba Verduci.



Insieme con il presidente ed il direttore generale della Reggina 1914, Virgilio Minniti e Giuseppe Praticò, i decani del giornalismo sportivo cittadino, i rappresentanti dei sindacati dei giornalisti, numerosi amici e familiari dell’ex vice caporedattore del quotidiano Gazzetta del Sud.

Le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà

«È un gesto dovuto e sentito», ha commentato il sindaco Falcomatà affermando come «l'amministrazione comunale continui il proprio percorso di recupero della memoria storica di reggini illustri che, con il loro operato, hanno contribuito a scrivere un pezzo di storia della nostra città».

«L’idea di intitolare a Tonio Licordari la sala stampa dello stadio comunale - ha spiegato il sindaco - è stata quasi naturale. Perché, in questo luogo, ancora riecheggia l’eco delle gesta, delle parole e del lavoro di chi rappresentato, a tutti gli effetti. Un esempio per i tanti giovani che si avvicinano al mestiere affascinante e complesso del giornalista».

«Licordari - ha ricordato Giuseppe Falcomatà - ha sempre avuto un approccio preciso alle tematiche, non soltanto quelle sportive ma anche di cronaca, società e costume, volto ad approfondire gli argomenti ed a comprendere tutte le sfaccettature delle diverse situazioni che andava ad argomentare. Ha sempre avuto un piglio arguto e pungente nell’idea di dover offrire il proprio contributo, attraverso la sua penna, alla crescita culturale sociale e culturale della città».


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Particolarmente significative ed emozionanti sono state le testimonianze del figlio Natale e del responsabile della Gazzetta del Sud, Piero Gaeta. Così come gli aneddoti raccontati dal dg della Reggina, Giuseppe Praticò, dal sindacalista Eugenio Marino, dal decano del giornalismo reggino, Tonino Raffa. E dall’ex presidente della squadra amaranto Mimmo Praticò.

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