Avvenire di Calabria

L’affido come strumento di inclusione: la testimonianza di Souleyman e della famiglia Gambello

Quando l’accoglienza diventa riscatto: la bella storia di Souleyman minore straniero accolto in affido

Una famiglia reggina apre le porte a tre fratellini approdati dall’Algeria: dall’integrazione scolastica ai successi sportivi e artistici, una testimonianza di speranza

di Redazione Web

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Una storia di accoglienza che diventa occasione di riscatto: la famiglia reggina Gambello ha accolto tre fratellini approdati dall’Algeria, accompagnandoli verso una nuova vita di crescita e opportunità, tra scuola, sport e arte.

Una casa che diventa rifugio e opportunità

Una storia di accoglienza e di riscatto quella vissuta dalla famiglia affidataria reggina di Natia e Antonio Gambello che hanno preso in affido il piccolo Souleyman quando aveva sei anni e poi anche suo fratello e la sorellina. Approdati dall’Algeria in pieno Covid si sono subito integrati nella famiglia affidataria che li aveva conosciuti nella comunità che li ospitava e che oggi è diventata a tutti gli effetti una famiglia multiculturale.



Una casa che dopo tante sofferenze ha rappresentato un rifugio sicuro dove potersi esprimere, sbagliare, crescere... Questo è accaduto anche con Souleyman, che oggi ha undici anni. Oltre a inserirsi con successo nella scuola Telesio Montalbetti, dove è stato accolto pienamente da insegnanti e alunni, ha scoperto di avere delle importanti potenzialità sportive ed artistiche.

Souleyman: dal campionato nazionale al cinema

È diventato così campione nazionale di Taekwondo per poi cimentarsi nel cinema partecipando al cortometraggio Spiaggia di Vetro, una storia di emigrazione, dolore, riscatto e rinascita con Souleyman nella parte di Moussa.


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Un film girato e ambientato nello Stretto, tra Messina, Villa San Giovanni e la Costa Viola, che sarà proiettato in anteprima nazionale, alla presenza del regista Will Geiger e di tutto il cast, con un evento speciale che si terrà giovedì 3 luglio al Cinema Odeon.

Il valore dell’affido per il futuro dei minori

Per il presidente dell’Agape Mario Nasone, questa bella storia racconta ancora una volta il valore dell'affido per i minori che può cambiare la loro vita, una occasione preziosa per ricevere cure, affetto e per fare emergere i loro talenti. In tempi in cui si parla spesso di emergenza migratoria e di intolleranza verso chi arriva da altri Paesi con gli sbarchi, storie come questa dimostrano che esistono alternative credibili e umane all’istituzionalizzazione dei minori stranieri non accompagnati o appartenenti a famiglie fragili.

Affido familiare: una scelta di inclusione e giustizia sociale

L’affido familiare, se ben supportato, può essere uno strumento potente di inclusione, educazione e giustizia sociale. Questa famiglia, assieme alle altre della rete delle famiglie affidatarie e solidali del Centro Comunitario Agape, è oggi testimone di come il cambiamento per i minori più vulnerabili sia possibile.



Non solo trovare loro una casa, ma anche il diritto di sognare un futuro. Questa e altre simili esperienze testimoniano che la Calabria è terra che accoglie e per questo l’auspicio è quello di un impegno collettivo di istituzioni e di società civile per offrire alle centinaia di minori che nella nostra regione vivono una sorta di limbo in servizi residenziali la possibilità di poter vivere in una famiglia, seguiti e accompagnati nella loro crescita.

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