La preside Princi favorevole alla vaccinazione obbligatoria: «Serve responsabilità». La dirigente del liceo scientifico "Leonardo da Vinci" di Reggio Calabria intervistata dal Corriere della Sera. E dalle colonne del quotidiano di Via Solferino lancia l'allarme: «Mai più didattica a distanza, ha fatto già abbastanza danni».
La preside Princi favorevole alla vaccinazione obbligatoria
Giuseppe Alberto Falci, firma esperta del Corriere della Sera in ambito scolastico, non esita a definirla «la preside del super liceo in Calabria». Una nota di merito per Giuseppina Princi, dirigente scolastica del "Vinci" di Reggio Calabria. La professoressa non si sottrae a rispondere alle domande più spinose. Con una posizione senza fronzoli.
Quale ripartenza?
Su questo versante, Giusy Princi non ha dubbi: «Mi auguro davvero che sia conclusa l’era della didattica a distanza». Prosegue la dirigente: «Immagino che si ripartirà in presenza al 100%». Tutto facile, in teoria.
La situazione vaccini
«Da noi la campagna vaccinale è stata massiva. Possiamo contare sul 90% di docenti e personale ATA già immunizzato. Il nostro Istituto ha rappresentato una delle prime realtà della Calabria a garantire questa opportunità, d’intesa con l’Asp territoriale che ci ha sostenuto a livello organizzativo. Il problema adesso riguarda la vaccinazione degli studenti, in quanto la fascia di età 12-18 sembra piuttosto restia ad aderire, in Calabria, come su scala nazionale. È fondamentale allargare il più possibile la platea degli studenti già immunizzati, anche allo scopo di evitare casi di quarantena delle classi che comporterebbero ancora una volta il ricorso alla DaD».
Obbligo o possibilità?
«Sono assolutamente favorevole alla vaccinazione obbligatoria per i docenti e per tutto il personale scolastico. Perché, come per l’ambito sanitario, occorre assumere un atteggiamento responsabile nel contesto lavorativo, come forma di rispetto per i colleghi e soprattutto per gli studenti. L’adesione alla campagna di vaccinazione rappresenta l’unica possibilità per garantire la ripresa dell’attività didattica in presenza ed è giusto che tutti offrano il proprio contributo, anche se ovviamente si dovrà tenere conto di coloro che non possono immunizzarsi, a causa di controindicazioni mediche».