Avvenire di Calabria

Il documento unitario programmatico di Cgil/Cisl/Uil Reggio Calabria rivolto al futuro sindaco della Città metropolitana

La triplice chiama ad un confronto aperto con i candidati sindaco

Tatiana Muraca

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Una visione unitaria di intenti, uno sforzo comune che i segretari di Cgil/Cisl/Uil di Reggio Calabria e Cgil Piana di Gioia Tauro, hanno attuato nel presentare un documento che contiene i punti programmatici per il rilancio della Città Metropolitana, da inviare al futuro sindaco. Siamo nel pieno della campagna elettorale in riva allo Stretto, durante i cui gli “avversari” politici stanno delineando ai cittadini i propri programmi che sperano di poter attuare nell’amministrare Reggio. Proprio su questo punta la triplice, che stamane ha presentato il documento alla stampa, da inviare a ciascun candidato. L’intento, come specificato da Rosi Perrone, è stato quello di mettere per iscritto il nostro impegno unitario, di confronto e costruzione, «perchè solo insieme si possono trovare le soluzioni». Le proposte emerse quest’oggi si orientano lungo quattro principali direttrici: lavoro (contrattazione), sanità, infrastrutture e trasporti, ambiente. Quattro grandi filoni che fanno parte di un mosaico comune che è il territorio metropolitano. «Abbiamo un dovere civico – continua Rosi Perrone – che è il bene comune della nostra terra, orientato a costruire uno sviluppo che riparte dal Sud». E nel parlare di ripartenza, non si può non parlare di lavoro, soprattutto in questa dura fase post-Covid, in cui molte aziende sono in crisi o costrette a chiudere, e dove molti sono disoccupati, precari oppure hanno dovuto rivalutare il loro ambiente lavorativo. In tanti, infatti, hanno lasciato il posto che avevano trovato al Nord, continuando a fare il proprio dovere qui al Sud tramite le nuove modalità di lavoro agile. Su quest’ultimo aspetto, secondo quanto riporta il documento programmatico, si dovrebbe investire. «Occorre ragionare ad uno smart working che sia sinonimo di opportunità e non di ristrettezza – si legge – E occorre puntare, come sfida al prossimo futuro, al lavoro al Sud, una finestra aperta ai lavoratori emigrati per poter svolgere la propria attività nella propria città d’origine». Ciò che specifica ancora Rosi Perrone è l’ulteriore intento di offrire le condizioni sociali opportune per creare una scelta, rimanere o andarsene, e non solamente «andarsene».
«Puntare sulla sicurezza nel nostro territorio, garantita dalle forze d’ordine, sulla legalità praticata, sull’etica, sull’educazione civica», è un altro dei punti principali su cui si sofferma Gregorio Pititto (Cgil Reggio Calabria), il quale rivolgendosi al futuro sindaco, si propone unitamente ai colleghi come forza sociale, per «aprire un presidio di legalità, che avrebbe sicuramente una valenza non trascurabile per lo sviluppo anche culturale ed economico di tutto il comprensorio».
Ambiente e sviluppo, altri temi principali trattati dai sindacati, riguardano sia la salvaguardia del territorio universalmente intesa, sia la promozione di nuovi progetti nel campo dell’agricoltura, della forestazione e del turismo.
«Papa Francesco ha detto – si legge ancora sul documento – “Non c’è un futuro buono per l’umanità sulla terra, se non ci educhiamo tutti ad uno stile di vita più responsabile nei confronti del creato”». Pensare ad uno sviluppo che parla di rispetto e cura dell’ambiente, dunque, per i sindacati significa conoscere il proprio territorio, preservare la sua ricchezza e di conseguenza investire su un’economia circolare che parla di riutilizzo, riparazione, ricondizionamento, riciclo e valorizzazione dei nostri prodotti di eccellenza.
«Abbiamo a cuore anche le sorti del porto di Gioia Tauro – parole di Celeste Logiacco (Cgil Piana di Gioia Tauro/Cisl Reggio Calabria – Uno scalo fondamentale per il territorio che ha saputo tenere botta anche durante l’emergenza Coronavirus. Ci auguriamo che mantenga la sua produttività, e che possa essere realmente volano di sviluppo». Altro tasto dolente, la sanità, per cui il documento programmatico risulta essere chiaro: «È urgente tornare ad una gestione ordinaria della nostra sanità, superare la fase commissariale e puntare ad un nuovo dialogo tra comunità scientifica e società civile». Colmare il divario con il resto del Paese per quanto riguarda l’ammodernamento delle infrastrutture e dei trasporti, è un altro spunto di riflessione che i sindacati lasciano al futuro sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria. «Non vedo sintesi tra le proposte che i candidati stanno avanzando – chiosa Nuccio Barillà – Quello che noto è che ciascuna parte utilizza i problemi esistenti come strumenti d’accusa contro l’altra. Con questo documento che offriamo alla stampa e successivamente ai candidati, offriamo le nostre diverse sensibilità che siamo riusciti ad unire per il bene comune. Mi auguro che si faccia lo stesso in politica, in quanto è un campo strettamente connesso con il mondo del lavoro e dei diritti, su cui ci aspettiamo di vedere una visione di intenti ben delineata. Noi sindacati offriamo una piattaforma sulla qualità della vita in questa città. Un regalo che facciamo a noi stessi e ai cittadini, ma immaginiamo che ci sia intuito politico tale da cogliere questa voglia di dibattito e confronto. La città ha bisogno di unità e senso di appartenenza».

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