Avvenire di Calabria

La forte testimonianza di Giuseppe studente dell’Issr di Reggio Calabria che ha battuto il Coronavirus

«L’amore e la luce della fede vince tutto», anche il Covid

Redazione Web

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L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “V. Zoccali” è sorto nel 1975 ed è stato eretto accademicamente dalla Santa Sede. Offre corsi fondamentali, complementari, seminari e tirocini per chi vuole conseguire la Laurea Triennale in Scienze Religiose con 180 crediti richiesti e 120 per la Laurea Magistrale.

Sono Giuseppe, studente del III anno iscritto alla laurea triennale in Scienze Religiose, dopo alcune esperienze universitarie negative mi è stato proposto questo Istituto essendo anche un ministrante da molti anni per continuare il mio percorso di crescita sia dal punto di vista umano che spirituale. Qui ho scoperto i veri valori dell’accoglienza e della Fede e mi ha aiutato a formarmi da un punto di vista spirituale e di fede. Ho trovato una vera e grande famiglia, professori, collaboratori sempre disponibili e pronti a soddisfare ogni tua esigenza, con loro si può istaurare un vero dialogo e ci si può confrontare per ottenere luci dazioni, spiegazioni più approfondite o semplici chiarimenti sui vari aspetti accademici. La loro umanità, la loro presenza è stata per me fondamentale soprattutto in questo periodo buio che ha sconvolto e messo a dura prova ogni certezza. Per rialzarsi, per rivedere di nuovo la luce abbiamo bisogno di pregare, solo nella Fede possiamo trovare conforto e pace.

Ed è stata proprio la Fede, la preghiera ad aiutarmi a sconfiggere questo “virus assassino”, il Covid 19 che ha devastato il mondo intero. Sono rimasto ricoverato in ospedale per 43 giorni affrontando una battaglia lunga e complicata che ha minato il mio corpo e la mia mente. Ho sopportato esami per lo più invasivi e terapie sperimentali da solo. La lontananza dalla mia famiglia e dalle persone a me care, la quarantena, il poter avere contatti con il mondo esterno solo telefonicamente mi ha provato parecchio e affrontare anche un grave lutto da solo mi ha segnato ( mia nonna anche lei ha combattuto questo virus terribile e nel giorno di Venerdì Santo è tornata alla casa del Padre) ma non ho mai perso la speranza sapevo che nostro Signore non mi avrebbe mai abbandonato e che anche questa volta grazie al Suo Amore e alla Sua Grande Misericordia avrei vinto questa battaglia.

Voglio ringraziare il mio direttore, i miei professori, la segreteria i miei colleghi e tutto l’Istituto per la loro vicinanza, per il loro supporto, per l’affetto dimostrato, per essermi stati vicini nella preghiera, nella fede e nei momenti buoi e di sconforto sempre pronti a dirmi una parola di speranza e di incoraggiamento. Tutto questo mi ha rafforzato spiritualmente e fisicamente poiché non ero più solo a combattere ma c’erano tutti loro a sostenermi e a supportarmi e sono riuscito a guarire. Non ultimi ringrazio anche i medici e il personale infermieristico del Ospedale Riuniti, al dipartimento dell’Asp che hanno cercato di farmi sentire meno solo e che stanno continuando a seguirmi anche ora che sono a casa per affrontare le paure ei timori che purtroppo rimangono, la mia famiglia i miei parenti e gli amici e la mia Comunità parrocchiale di San Dionigi a Catona attraverso il loro affetto e la loro presenza mi hanno dato la carica giusta per continuare a combattere e a non mollare mai di fronte alle mille difficoltà.

In conclusione vorrei testimoniare a tutti che bisogna sempre affidarsi e credere nel nostro Signore Gesù Cristo, affinché questa pandemia possa essere dominata e sconfitta e poter ritornare ad una sospirata “normalità”, senza lasciarsi prendere dallo sconforto ma attendendo e chiedendo la Misericordia di Dio, poiché l’amore e la Luce della Fede vince su tutto, la Luce sconfiggerà sempre le tenebre.

Giuseppe Francesco Trebisonda studente del III anno – ISSR –RC

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