Avvenire di Calabria

In occasione della Giornata internazionale dell’educazione, anche le Pgs Calabria hanno voluto presentare il loro modello pedagogico

Luigi Corio, l’educatore con il carisma di don Bosco

Redazione Web

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In occasione della Giornata internazionale dell’educazione, anche le Pgs Calabria vogliono presentare il loro modello pedagogico che ricalca, in quanto espressione sportiva del carisma salesiano, la prassi educativa conosciuta come Sistema preventivo, pensata e messa a punto da Don Bosco in tempi passati, ma che rimane attualissima nella nostra società, nella quale l’emergenza educativa è più che mai sentita come qualcosa da risolvere. Il santo fondatore dei salesiani aveva ben compreso che la naturale propensione della gioventù fosse la gioia e, facendo leva su di essa, agiva sui ragazzi per condurli verso un cammino di crescita integrale. Le Polisportive giovanili salesiane, oggi, tengono vivi gli insegnamenti del santo dei giovani, convinte che il valore educativo dello sport risieda nello sviluppo globale della persona in un ambiente nel quale esperienza cristiana e laica si fondono e si manifestano nel sano divertimento. «Mi basta siate giovani perché io vi ami assai», diceva sempre don Bosco ai suoi ragazzi, volendo sottolineare la stima profonda, incondizionata per ognuno di loro. Queste parole rappresentano un vero e proprio manifesto per chiunque voglia ripercorrere le sue orme. Queste parole sono state vissute, nel corso della sua breve vita, dall’alleducatore e testimone di salesianità, Luigi Corio. Conosciuto e benvoluto, impegnato nello sport e nel volontariato, Luigi è cresciuto respirando i valori salesiani negli oratori centri giovanili della sua città, prima a Cannitello e, in seguito, a Villa San Giovanni. Da subito ha condiviso quanto don Bosco ha lasciato come testamento per far crescere la sua opera, impegnandosi nelle Pgs a livello locale, provinciale e regionale ricoprendo varie cariche associative: presidente locale e provinciale, direttore tecnico regionale. Ma al netto di titoli e riconoscimenti era per tutti Luigi, sempre pronto ad alleggerire con una battuta le situazioni complicate, a colorare con il suo sorriso e la sua allegria le manifestazioni sportive. Un esempio di impegno e servizio verso i ragazzi che seguiva con autorevole e amorevole dedizione, non trascurando mai, però, i suoi doveri di padre e marito. Entusiasta e propositivo, un “vulcano” di idee, tutte mosse da un unico obiettivo: coinvolgere i ragazzi e allontanarli dalla strada, dalle compagnie pericolose, non sbagliate, poiché Luigi credeva, proprio come il Padre e Maestro dei giovani che in ogni ragazzo ci fosse un «punto accessibile al bene» e lui, con la sua empatia innata, riusciva a trovarlo. Riusciva, con il suo sorriso, la sua capacità di far sentire ognuno importante, necessario, ad entrare nel cuore dei ragazzi, farli cambiare e condividere idee, sogni, progetti. E nella sua opera, partendo dalla piccola Villa San Giovanni, ha “contagiato” la Pgs regionale dando nuova vita, insieme al comitato Pgs Calabria, costituito da tanti amici che rappresentavano per lui una seconda famiglia con la quale condividere ideali morali e spirituali, alla manifestazione sportiva Pigiessiadi ormai di risonanza nazionale, che ogni anno vede confrontarsi sui campi ma non solo, numerose realtà provenienti da tutta Italia. La sua opera si è interrotta su questa terra, improvvisamente lo scorso 7 aprile, quando un arresto cardiaco lo ha portato via. Ciò non vuol dire, però, che tutto quello in cui credeva e che ha costruito sia finito per sempre. A continuarlo sono rimasti i suoi amici che con lui hanno condiviso e condividono valori e sogni e che sentono forte, come guida, la sua presenza invisibile. Nella Bibbia, al Vangelo di Giovanni, capitolo 12, versetto 24, Gesù, predicendo la sua morte, dice ai suoi «Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto»; Luigi è un po’ come il chicco di grano che morendo, ne siamo certi, produrrà frutti d’amore pronti a germogliare e diffondersi perché nella sua vita non ha sprecato il tempo, ma lo ha fatto contare nella dedizione alla famiglia, agli amici, al mondo PGS, alla comunità sociale tutta, nel segno di quella educazione tan to cara a don Bosco.

Valeria Versaci

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