
Economia e mafie, parola di magistrato: «Fare impresa si può»
Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Stefano Musolino, analizza le trasformazioni nei rapporti tra imprese
Stamattina, a Limbadi, i familiari di Maria Chindamo (leggi quì la sua storia) si sono ritrovati sul luogo della barbara uccisione dell'imprenditrice reggina per mano della 'ndrangheta. Accanto a loro diverse scolaresche e una rete di associazioni, guidate da Libera che nell'occasione è stata rappresentata dal coordinatore regionale, don Ennio Stamile. L'incontro è stato coordinato da Giulia Melissari, portavoce del progetto "Mettiamoci una firma".
Di seguito il video dell'intervento di Vincenzo Chindamo, fratello della vittima:
Inoltre, in occasione della manifestazione è stato esposto anche uno striscione raffigurante don Italo Calabrò ritratto dall'artista reggino "In buona fede" (alias Federico Giglio).
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Nel nono anniversario della scomparsa di Maria Chindamo, il luogo del delitto si trasforma in
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